Grande spazio oggi sulle pagine de La Nazione sulla campagna promozionale dell’Arezzo Calcio che ha sollevato polemiche e acceso un dibattito che ha coinvolto la società, la curia e i tifosi.
Al centro della vicenda ci sono le nuove maglie della squadra, su cui quest’anno è stata inserita l’effigie della Madonna del Conforto, simbolo di grande devozione per la città. Sebbene la scelta del simbolo religioso sia stata apprezzata dal vescovo Andrea Migliavacca, la location utilizzata per alcune delle foto promozionali – la Cattedrale di Arezzo – ha scatenato reazioni negative.
Cosa è successo
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Nazione, le critiche si sono concentrate su uno scatto che ritraeva una modella posizionata dietro l’altare maggiore della cattedrale. La foto ha suscitato l’indignazione della curia e dello stesso vescovo, che, informato dell’accaduto mentre si trovava in Perù, ha chiesto alla società amaranto di rimuovere le immagini dal web. La richiesta è stata prontamente accolta dall’Arezzo, che ha cancellato le foto.
Lo stesso vescovo Migliavacca ha espresso il suo disappunto per l’utilizzo improprio di un luogo sacro, pur riconoscendo il valore della scelta di inserire l’immagine della Madonna del Conforto sulle divise.
Anche presidente dell’Arezzo, Guglielmo Manzo, è intervenuto per chiarire la posizione della società, sottolineando come l’intento fosse quello di rendere omaggio ai simboli religiosi della città, in continuità con quanto fatto lo scorso anno con l’effigie di San Donato. “Abbiamo ritirato le immagini in questione e consideriamo chiuso l’equivoco che si è creato, non certo per nostra volontà e in assoluta buona fede”, ha spiegato Manzo.
Pace fatta.