Il pareggio raccolto dagli azzurri allo «Zecchini» è un pareggio di fondamentale importanza, se vediamo lo sviluppo del confronto, nel quale il Grosseto ha premuto per tutto il confronto e solo le parate di uno strepitoso Dossena, e l’imprecisione degli avanti maremmani hanno fatto si che non si parlasse di una sconfitta che sarebbe stata meritata.
Ci si attacca alla solita giocata firmata dalla coppia Tavano- Maccarone, alla prestazione tutta sostanza di Moro poi il buio assoluto. C’è di che essere preoccupati, la squadra ha avuto una involuzione preoccupante, a livello psico-fisico non sembra all altezza di poter giocare un finale di stagione ad alta tensione. Dando uno sguardo ai risultati c’è da mettersi le mani nei capelli, hanno letteralmente vinto tutte le squadre in lotta per salvarsi. E ora? Intanto a 90′ dal termine gli azzurri sono in zona play-out e sabato con inizio alle 20:45 arriverà il Cittadella, squadra già salva d’accordo ma che in qualche modo andrà battuta. Le strade per salvarsi sono due. O sopravanzare Livorno o Ascoli. Gli amaranto ospiteranno il Grosseto già salvo con i maremmani che hanno promesso battaglia, ma difficile ipotizzare che portino via punti dall ardenza. E L’ascoli che andrà a Padova campo difficile se non fosse che il Padova fosse già salvo. Altra ipotesi il regolamento dice che una differenza fra la quartultima e la quintultima di almeno cinque punti scongiurerebbe l’antipatica coda post-campionato. Peccato che Nocerina e Vicenza andranno sui campi di Pescara(già in A) E Reggina senza stimoli. Si attenderà una settimana pesante con il pensiero di giocare lo spareggio salvezza sempre più pressante, e con il timore di non avere i mezzi per uscirne fuori, la speranza che la squadra trovi energie e stimoli supplementari per mantenere la categoria, scendere sarebbe una sconfitta per tutti, anche se ci sarebbero concrete possibilità di ripescaggio, ma salvarsi sul campo è un imperativo.