Carrarese, mister Sabatini: “Voglio riaccendere l’entusiasmo a Carrara”

Dopo tanta attesa giovedì è arrivata la conferma: Carlo Sabatini è il nuovo allenatore della Carrarese. La notizia non è una sorpresa, visto che era stata anticipata da settimane, ma è stato piantato un paletto fondamentale per la prossima stagione. Dopo l’ufficializzazione da parte della società, Sabatini è tornato finalmente a parlare, concedendosi alle domande di rito.

Sabatini, quali sono le sue prime parole da mister della Carrarese?

«Quella di Carrara è una piazza gradita. Ho fermamente voluto questo incarico, anche se la situazione delle ultime settimane è stata complicata. Mi ha sempre intrigato l’idea di fare calcio qui».

Ci parli dei tempi e dei modi coi quali è stato contattato.

«Sono stato cercato più o meno una ventina di giorni fa. Avevo anche altri contatti sempre a livello di Lega Pro, poi è arrivata la telefonata della Carrarese, dove mi è stata spiegata l’idea del progetto. Sono subito rimasto colpito favorevolmente. Anche Carrara mi ha attratto. Ho avuto una buona impressione quando sono venuto qua col Frosinone. Insomma il ricordo della città era positivo e poi quando mi è stato spiegato che sarebbe stato un programma di lavoro prevalentemente con giovani di qualità, ho detto subito di si. Ci tengo a sottolineare che arriveranno giocatori di qualità. Cercheremo di portare giovani interessanti e bravi, ma come primo presupposto dovranno avere tanta motivazione».

La famosa “fame”.

«Parola abusata, ma che soprattutto in queste categorie funziona molto».

Ha già parlato con Gigi Buffon?

«Si, ho avuto un incontro molto recente con lui ed anche in questo caso l’impressione è stata più che ottima. E’ quasi superfluo dire che uno dei fattori che mi hanno spinto qui è proprio la presenza di Buffon in questa società. Chi non sarebbe gratificato dall’interesse di un figura come la sua? E poi questo gesto d’amore nei confronti della sua città mi ha veramente colpito e mi ha fatto capire lo spessore dell’uomo».

Qualche settimana fa disse di essere stato colpito dall’entusiasmo che aveva trovato qua a Carrara lo scorso anno. Un entusiasmo che però si è perso nel proseguo del torneo per le vicissitudini societarie che ben conosciamo.

«Il mio obiettivo sarà anche quello di riattizzare quel fuoco, però preferirei non parlare di quello che sarà il programma della Carrarese. A breve la società farà un intervento ufficiale, spiegando alla città la filosofia ed il progetto di questa squadra. Personalmente ho un grandissimo entusiasmo dentro di me, una voglia di iniziare a lavorare che cercherò sicuramente di trasmettere a tutto l’ambiente».

A proposito di lavoro, ci conferma che qualche settimana fa si è recato al centro sportivo di Luni?

«Si, è vero. Sono rimasto sorpreso, perché pensavo di trovare strutture meno funzionali. Lì c’è tutto quello che serve per fare calcio: il percorso, la gabbia, il campo da gioco, una palestra e gli spazi idonei a fare attività complementari. Ho trovato una struttura sicuramente all’altezza».

Lei viene dall’esperienza di Frosinone, una squadra proveniente dalla serie B con grandi nomi per la categoria. A Carrara, invece, si punterà sulla linea verde. Come si troverà a lavorare coi giovani?

«Nessun problema, anzi, per me sarà un piacere, visto che provengo dal mondo del settore giovanile anche a massimi livelli. A Udine avevo la funzione di introdurre in prima squadra i tanti giovani che avevano. Quindi è un lavoro che mi calza a pennello. Non ho paura di lavorare coi giovani, innanzitutto perché sono un innamorato di campo e di calcio. A me piace il lavoro quotidiano. Ho grande passione per questo sport e se sceglieremo giovani con la mentalità giusta, sono sicuro che ci toglieremo delle soddisfazioni».

Conosce i due ultimi arrivati, Piscitelli e Mancuso?

«Li conosco bene. Sono due ragazzi che hanno gravitato in primavere di alto livello. Piscitelli lo avevo visto da poco nelle finali nazionali del campionato primavera ed in altre circostanze. Diciamo che abbiamo appena iniziato, ma una buona panoramica sul mondo giovanile ce l’abbiamo. Poi ci sarà anche da prendere qualche elemento che abbia un po’ d’esperienza della categoria. Abbiamo appena iniziato a mettere giù i nomi. L’importante è avere ben chiare le idee e be chiari gli obiettivi, ma su questi punti sarà più precisa la società».

Che Carrarese vedremo con lei in panchina?

«Pochi riferimenti per gli avversari, molta mobilità dei centrocampisti e gioco manovrato con palla a terra. Questi sono i miei concetti di base. Non sono cose facili, ma ci lavoreremo molto. Adotteremo moduli duttili. Essere monotematici è limitante, quindi cercheremo di saper far bene almeno due moduli. Fondamentalmente poi mi piace il centrocampista centrale che sa impostare. Voglio centrocampisti che si inseriscano in fase d’attacco e in avanti, seguendo anche le indicazioni che offrono le squadre più importanti, prediligo attaccanti che non diano punti di riferimento. Cercherò di orientarmi su questi principi, ma tutto dipenderà dalle caratteristiche dei giocatori che arriveranno».

Scelto l’allenatore, restano ancora vacanti parecchi tasselli, a partire da quello del direttore sportivo. Esiste una rosa di diversi nomi, ma sarà Buffon ad avere l’ultima parola. Gigi si prenderà questo fine settimana per sciogliere gli ultimi nodi e le prossime ufficializzazioni non arriveranno prima di martedì.