«Quando c’è un urlo che ti chiama, non si può far finta di non sentire». Spiega così Gigi Buffon la decisione di sposare definitivamente la causa Carrarese. «E’ un atto dovuto a Carrara, a voi, a ciò che è stata la mia gioventù. Qui ci sono le mie radici e qui mi sono stati trasmessi certi valori. Questa è una responsabilità che ho preso volentieri». Durante la presentazione del nuovo staff tecnico a palazzo Binelli questo pomeriggio il portiere della Nazionale non ha tradito le attese e da far suo, con parole chiare, semplici, ma dirette ha messo a nudo quale futuro immagina per la sua Carrarese Calcio, partendo dai primi due tasselli della stagione a venire: il direttore sportivo Sandro Federico e l’allenatore Carlo Sabatini.
Un progetto di lungo respiro dettato dall’amore per questa maglia e che poggerà le sue fondamenta su un settore giovanile finalmente vivo e vitale. Buffon si è presentato in compagnia della moglie Alena Seredova, che, come ha spiegato Gigi, potrebbe diventare una sorta di ambasciatrice della Carrarese, un’idea che potrebbe regalare grandi opportunità. Di certo, come hanno ripetuto più volte tutti i protagonisti: questo sarà l’anno della ricostruzione per la società di piazza Vittorio Veneto con una strada ancora lunga da percorrere.
«Mi trovo in una situazione che per me non è normale, visto che mi sento ancora un giocatore». Ha esordito Buffon accolto da un lungo applauso dei numerosi presenti. «Due anni fa sono stato coinvolto in maniera più diretta nel destino della Carrarese, raggiungendo risultati importanti (promozione in C1 nel 2010-11 e poi mantenimento della categoria con un ottimo nono posto nel 2011-12 ndc). Questo per noi dovrà essere l’anno zero. Il nostro intento sarà quello di gettare solide basi per diventare una società con un progetto credibile. La credibilità infatti è la cosa più importante che possa esistere e la conquisteremo attraverso quelle che chiamo “riforme”». Buffon ha le idee chiare: la prima grande rivoluzione riguarderà il vivaio azzurro che sarà potenziato e migliorato nella sua intelaiatura. «Da quest’anno ricominceremo a valorizzare il settore giovanile con la collaborazione di Giancarlo Alioto e partiremo anche con una scuola calcio tutta nostra. In questa terra sono nati tanti giocatori arrivati fino alla serie A e B, ma negli ultimi anni nessuno è passato per la Carrarese. Questo è un problema che dobbiamo risolvere. Una società deve sfruttare questo patrimonio in maniera opportuna. Inoltre stiamo affrontando una situazione difficile con un risanamento debitorio da terminare, ma facendo i passi giusti presto torneremo a vedere la luce. Questa è la mia sfida che intendo vincere attraverso la programmazione. Spero in un aiuto da tante persone. Al nostro fianco c’è Giancarlo Alioto, ma anche Paolo Sacchelli e la sua signora che già l’anno scorso ci hanno dato una grossa mano senza chiedere niente. Ringrazio Lucarelli e Tomasos coi quali ho condiviso gli ultimi due anni, e anche la vecchia società». Buffon passa quindi a presentare i suoi nuovi collaboratori: «Il progetto è partito subito col piede giusto. Abbiamo portato a Carrara Carlo Sabatini che in C è considerato fra i migliori due della categoria. Un mister che ha lavorato in tante piazze importanti anche con successi. Appena l’ho contattato ha subito accettato la nostra proposta. Il direttore Carlo Federico poi era nelle mire delle più grosse società italiane. Stava per prendere un impegno con una grande squadra, ma siamo riusciti a farlo venire qui da noi. I rapporti con la Juve? Ovviamente saranno preferenziali, ma non vuol dire che accetteremo soprusi. Porteremo giovani realmente buoni che si vogliano mettere in mostra. Alcuni di questi giocatori avevano opportunità da B, ma hanno preferito Carrara. L’idea è creare un mix fra esperti e giovani provenienti da società di primo livello. Ragazzi che magari fra qualche anno vedremo in serie A». La nota finale è per la moglie Alena «che ringrazio per condividere con me questa avventura. Carrara l’ha adottata e cercherà di aiutare la Carrarese facendo girare per l’Italia il nostro marchio, i nostri colori. Sarà un aiuto importante». In chiusura Gigi che ha ringraziato l’amico Cristiano Bottici, il procuratore Silvano Martina per l’aiuto dato e ha chiesto ai tifosi di supportare col massimo entusiasmo possibile la nuova Carrarese.
A proposito di supporto, il sindaco Angelo Zubbani, seduto al fianco di Buffon, è stato molto chiaro: Gigi ha messo in cantiere un progetto ambizioso «che per essere tale ha però bisogno del concorso di tutti». Un messaggio alla classe imprenditoriale locale che, salvo un paio di eccezioni, negli ultimi mesi si è allontanata sensibilmente dalle sorti della Carrarese.
Ecco Carlo Sabatini, dalla promozione in serie B col Padova, passando per la sfortunata parentesi col Frosinone, alla sua presentazione ufficiale nelle vesti di nuovo allenatore della Carrarese. Per il tecnico perugino (ma padovano d’adozione) è la prima uscita ufficiale da mister azzurro: «Quando Gigi mi ha contattato mi ha subito colpito questa sua disponibilità per la sua città ed ho accettato. Per me è un grande onore essere qui. Farò in modo che la gente si possa divertire. Cercheremo di proporre un calcio piacevole e ci impegneremo a far si che i ragazzi scendano in campo con l’idea di dare sempre il massimo».
Grande emozione anche da parte del direttore sportivo Sandro Federico: «Ringrazio Gigi per la grande opportunità che mi sta dando. Per me Carrara è qualcosa di straordinario che vale quanto una Juve, un Milan o un’Inter. Appena sono arrivato ho percepito la sensazione di avere a che fare con persone estremamente valide. Qui si percepisce una profonda cultura di sport e di calcio. Bisogna solamente riaccendere qualcosa che si è spento negli ultimi anni. In questi giorni stiamo portando avanti tante operazioni con Juve, Milan e Roma, ma uno dei nostri obiettivi sarà quello di riportare giocatori del territorio in prima squadra e trasmettere ai giovani l’idea che la Carrarese sia un trampolino di lancio. Infatti con la prima squadra verranno in ritiro anche alcuni ragazzi della Berretti. Alla città chiedo pazienza, perché quando si lavora con tanti giovani i risultati arrivano dopo qualche mese. Noi stiamo puntando a tanti ragazzi di qualità. Questo è l’anno zero, ma ci sono tutti gli ingredienti per creare una struttura che duri negli anni».
Si parte domenica. Il raduno è stato fissato per le ore 10 di domenica mattina allo stadio dei Marmi. All’appuntamento sono invitati tutti i tifosi che potranno abbracciare per la prima volta i nuovi giocatori della Carrarese.