La partita che ti aspetti con la svolta inattesa. Un match combattuto. Colpo su colpo con due squadre che non si sono risparmiate. A rompere gli equilibri ci ha pensato un colpo di classe: quello di Rosina bravissimo palla al piede e furbo nel gestire un contropiede ben orchestrato. Minuto 73’: l’ex Torino è grande sulla destra. Palla per Calaiò che da profondo per Vergassola: diagonale chirurgico e Siena in vantaggio.Il pugno in pieno volto è quello che fa tramortire. L’Inter lo sente e la strada diventa in salita. In realtà il tempo per risalire ci sarebbe ma Cassano non è preciso mentre dall’altra parte Handanovic dice no a Calaiò che avrebbe voluto chiudere la contesa. L’Inter insiste ma il Siena graffia. Ancora. Scena aperta ai nuovi entrati: Sestu per Valiani. 2-0. E’ il colpo che toglie fiato e speranze ai padroni di casa. Finisce così. Il Siena porta a casa tre punti che sono più che oro: diremmo platino. L’Inter riflette sulle tante occasioni del primo te mpo e su un dato che deve far pensare: i neroazzurri non riescono ancora sfatare l’incubo della vittoria tra le mura amiche.
Stramaccioni ci aveva creduto: Zanetti fuori, dentro Gargano. Squadra aggressiva con Snejder e Cassano dietro Milito. Cosmi rispondeva con un Siena schierato con il solito 3-4-2-1. Prima frazione a tema unico: Cassano ad inventare bravissimo Pegolo a dire, ripetutamente, di no. Possesso palla per la squadra di casa e ospiti prontissimi a ripartire. Reti inviolate ma spettacolo assai gradevole.
Secondo tempo più equilibrato. Poche vibrazioni fino all’azione del gol. Poi solo Siena fino al 0-2 che non ti aspetti. Cosmi festeggia, Stramaccioni riflette. Sarebbe stato diverso con Zanetti in campo? Forse si, forse no. Intanto però vincere in casa è diventato un sogno. Cosmi si coccola Rosina. Chi, di parte toscana, attendeva il nuovo Destro può avere già un indizio. Aspettiamone un altro affinchè si possa parlare di prova.