La Fiorentina gioca, la capolista ammira per lunghi tratti la formazione di Montella controllare il campo ma torna a casa con un prezioso pareggio. Al contrario dei pronostici infatti sono, a sorpresa, i bianconeri a dover essere più contenti di un punto al novantesimo rispetto ai padroni di casa che nei novanta minuti hanno colpito una traversa e avuto almeno tre nitide palle gol.
La partita doveva vendicare lo smacco del stagione precedente, non ci riesce sul piano del risultato ma sugli spalti Firenze era presente in frotte. La coreografia annuncia come quest’anno la musica sarebbe stata diversa, tanto per il pubblico quanto per la squadra.
Primo tiro piemontese, ci prova Giovinco dopo un piccolo affondo al centro. Dopo un contatto in area bianconera (nulla di fatto), è ancora l’attaccante juventuno a tentare un diagonale. I viola però sono in campo, cercano di conquistare il centrocampo e ritrovare le ripartenze sulle fasce.
Cosa molto difficile visto che la Juve chiude ogni spazio della propria retroguardia, come del resto ha ordinato anche Montella ai suoi. Partita quindi molto tattica e con una mole di gioco intensa che raramente si concretizza in questa fase in occasioni da rete. I padroni di casa si liberano al tiro al 22′ prima con Romulo (angolo) e poi con Pasqual sul successivo corner. Ma è solo l’antipasto, un minuto dopo lo stesso Pasqual viene a contatto con Vidal in area e Tagliavento – che nel suo Cv ha le contestate Milan-Juve e l’ultima Supercoppa – lascia correre tra le proteste dei viola.
È un buon momento per la Fiorentina, ancora in avanti al 27′ con Ljajic che chiude però fuori. È ancora però il direttore di gara a infiammare il Franchi, un paio di situazioni a centrocampo non vengono condivise né dal pubblico né dai giocatori. Nuova occasione al 39′, stavolta sponda bianconera: punizione di Pirlo, palla a fil di palo.
Sono i viola però a meritare il vantaggio, almeno per quanto succede nei due minuti successivi. Prima Jovetic centra la traversa di testa, poi nell’azione successiva Ljajic solo di fronte a Buffon dopo un lungo contropiede mette fuori quella che sembrava la palla dell’1 a 0. Il primo tempo si chiude quindi senza reti anche se nel primo minuto di recupero arriva una punizione di Pirlo che chiude la prima frazione con un corner che non verrà battuto.
La ripresa riparte con i soliti ventidue in campo. La prima emozione intorno all’8 minuto quando Roncaglia trova lo spazio per liberarsi al tiro dal limite: palla a lato di poco. Altra azione, palla dalla destra per la testa di Jovetic che di poco a lato nello stesso punto del compagno un minuto prima. Ljajic all’11esimo cerca lo specchio su punizione, Buffon libera di pugno.
Montella intanto tiene il centrocampo folto ed attento, il leitmotiv della prima frazione sembra reggere: viola coraggiosi e tenaci allo stesso tempo per lasciare meno spazi possibili ai bianconeri che intanto hanno fatto entrare Vucinic.
Le sortite dei viola tornano intorno alla mezzora, gran diagonale di Cuadrado che finisce alla destra del portiere juventino.
Arriva,tardi, anche il primo cambio viola: Mati Fernandez per Ljajic. Proprio dal suo piede nasce l’azione a 10 dal termine su cui arriva Romulo in doppia conclusione. Alta.
Più sfortunato ancora Pasqual che nel taglio in area arrivati testa a mettere fuori di un soffio a Buffon battuto. E la Juve? Le azioni migliori sono tutte di marca gigliata, il Franchi diventa sempre più una bolgia a sostegno dei viola.
Nel finale entra Luca Toni al posto di Jovetic, centottanta secondi per lui. A due dal termine ancora Pasqual dalla sinistra, Buffon di pugno in angolo. Finisce così, i tre minuti di recupero servono solo a ribadire che sul possesso di palla i viola, almeno oggi, erano più forti. Ma nel calcio la vittoria ai punti non esiste, per la Fiorentina resta un’ottima prestazione. E uno zero a zero che sa di buono.