Allo stadio A.Picco è il giorno di Spezia-Livorno, aquilotti che dopo la travagliata vicenda dell’esonero di Atzori a sua volta subentrato a Serena, hanno incaricato la vecchia volpe Cagni di risollevarne le sorti ed il debutto a Reggio Calabria è stato positivo, un punto importante. Dall’altra parte un Livorno pieno di problemi con diversi infortunati tra cui il più importante quello di capitan Luci e reduce da ben tre sconfitte nelle ultime quattro gare di cui due interne con Modena e Crotone, oggi tutto può accadere, le formazioni sono alquante rivoluzionate, mister Nicola opta per la conferma di Mazzoni tra i pali con Bernardini, Emerson e De Carli (questa è la prima sorpresa) in difesa, Schiattarella, Duncan, Gentsoglou e Lambrughi a centrocampo, Belinghieri tra le linee dietro a Paulinho e Siligardi che rientra così a tempo pieno e l’altra sorpresa è l’esclusione di Dionisi.
Cagni invece conferma Iacobucci in porta, Pasini, Benedetti e Schiavi la linea difensiva, Musacci e Bovo in mezzo con Rui Mario e Madonna ai lati, Di Gennaro dietro le punte Sansovini e Antenucci.
Squadre pertanto a specchio e c’è subito il Livorno che trova il vantaggio grazie a Paulinho che sfruttando una difettosa respinta di Benedetti, controlla palla, va al tiro e sulla corta respinta di Iacobucci, Belinghieri da pochi passi insacca per l’1-0 amaranto.
Reagiscono i bianchi spezzini ottenendo alcuni corner senza esito, poi al 14° l’altra tegola per il Livorno che perde Siligardi per un problema al ginocchio ed entra Dionisi, 20° va via bene Schiattarella sul perfetto lancio di Gentsoglou, mette in mezzo arriva Paulinho che spreca la favorevole occasione con un tiraccio fuori misura, risponde lo Spezia che schiaccia il Livorno ed al 29° per un soffio Di Gennaro non trova il tocco vincente, gara bella ed emozionante, veloce e combattuta, si va da un lato all’altro del campo, ed al 33° altra bella triangolazione del Livorno ma il tocco finale di Gentsoglou è intercettato da Iacobucci in tuffo in avanti, c’è poi un ammonizione per Belinghieri per tocco di mano che diffidato verrà così squalificato nel prossimo turno, si vede finalmente Sansovini al 42° con un tiro senza pretese e risponde ancora il Livorno con Dionisi che va al tiro parato da Iacobucci, poi è Antenucci al tiro diagonale ma fuori, non c’è respiro e si arriva ai tre minuti di recupero per questa prima parte, poi come si diceva una volta “tutti a prendere un the caldo” con i labronici in vantaggio per 1-0.
Si riparte con gli aquilotti subito arrembanti, ma è Dionisi che al 3° va al tiro, fuori di poco, ma un minuto dopo Paulinho si libera di Pasini, opta per un lancio di 40 metri, “MILLIMETRICO e PERFETTO”, Belinghieri anticipa Benedetti e deposita in rete la palla del 2-0.
C’è un ammonizione per De Carli e poi Cagni sostituisce Sansovini fin li completamente assente con Okaka per dare più sostanza e peso alla fase offensiva dei bianchi, ed arriva al 17° anche il goal dello Spezia con Benedetti che su una mischia trova la deviazione vincente riaprendo così la gara 1-2. Curiosità al 23° perchè Di Bello va ad ammonire Mazzoni che esce dal rettangolo di gioco per andare ad assistere De Carli infortunato. Altra sostituzione nello Spezia, entra Pichlmann per Benedetti, cioè una punta per un difensore nel chiaro tentativo di pareggiare la gara, anche Pasini viene ammonito per un fallo su Paulinho, due metri fuori dall’area dei bianchi, punizione dello stesso brasiliano che però si infrange sulla barriera. Siamo alla mezzora, squadre che ci sembrano abbastanza stanche, entra Ceccherini per Belinghieri nella squadra labronica, e Cagni sostituisce Musacci con Piccini, subito ammonito per fallo su Lambrughi, siamo al 40°, ultima sostituzione amaranto, entra Dell’Agnello per Paulinho, aquilotti che attaccano disperatamente nel tentativo di pareggiare la gara, siamo al 45° e ci saranno ancora 4 minuti di recupero, furente pressione amaranto sui giocatori spezzini e il triplice fischio sancisce la “MERITATISSIMA” vittoria livornese sul sintetico del Picco. In conclusione dobbiamo dire un Livorno tonico, perfetto, concreto e cinico, sempre pronto nelle chiusure e micidiale nelle ripartenze e la corsa continua in attesa del risultato del Verona nel posticipo.