Di sconosciuto – sconosciuta, Pubblico dominio, Collegamento
L’inaugurazione dello Stadio e del Velodromo di Via Bellini è avvenuto il 2 Aprile del 1922. Pochi mesi la “marcia su Roma” (22.10.1922) che simbolicamente rappresenta l’avvento del fascismo al potere. La prima gara disputata sul nuovo terreno di gioco fu il 18 aprile dello stesso anno, quando si affrontarono la Libertas Firenze e la Valenzana. Il 16 luglio fu disputato il play out salvezza di ritorno che la Libertas giocò contro l’Inter. I tifosi interisti giunsero in massa, in palio c’era la permanenza nei gironi che disputavano la massima categoria nazionale. Erano anni duri per l’Italia, gli effetti della prima guerra mondiale erano lampanti: il deficit pubblico era enorme, il costo della vita era ben quattro volte superiore a quello del periodo post-bellico e c’era la difficile problematica della riconversione delle industrie nate appositamente per il conflitto. L’inflazione saliva, i salari diminuivano e alle soglie del 1919 la disoccupazione aveva raggiunto i livelli di guardia. Gli spettri della rivoluzione russa apparivano anche in Italia, mentre a Firenze stava nascendo il calcio… quello vero.
Presso Il Circolo La Cooperativa “Giuseppe Pescetti” di Via Bellini dove sorgeva l’antico impianto è avvenuto un incontro per ricordare quei giorni intitolato: “Cosa è rimasto della Fiorentina di Via Bellini?”
La Fiorentina, che nacque nell’agosto del ’26 dalla fusione della Libertas e del Club Sportivo, disputò il primo incontro il 20 di settembre dello stesso anno, fu un amichevole contro Le Signe. Il primo incontro ufficiale avvenne nell’ottobre in campionato: i “biancorossi” batterono il Pisa per 3-1.
La Fiorentina giocò in questo impianto fino al 1931 dopo fu costruito il “Giovanni Berta”.
Lo stadio di via Bellini p da collegarsi alla Libertas Firenze una società ginnica che incorporò in se la Juventus football club, da qui nacque la sezione calcio della Libertas. I calciatori giocavano al prato del Quercione delle Cascine, poi dopo si spostarono tra Via Paesiello e il fosso Macinante (i giocatori da qui furono chiamati i ghiozzi rossi – il rosso era il colore delle maglie della Libertas). Dopo via Paesiello il campo da gioco fu spostato a Villa Demidoff. Per volere del marchese Ridolfi fu quindi costruito lo stadio di Via Bellini, edificato in questa zona della città perché San Jacopino sarebbe stata facilmente raggiungibile da Via della Scala . Lo stesso Ridolfi, seguendo la “dottrina Arpinati”, che costrinse in pratica all’unione di Libertas e Club Sportivo Firenze, dette il via alla nascita della Fiorentina. Non si sa quale fosse la prima maglia con cui giocò la neonata squadra, addirittura si ipotizza il rosso. Le più note sono quelle a quadri biancorossi e a strisce biancorosse. Nel 1929, in amichevole contro la Roma, la Fiorentina scese in campo con la prima maglia viola. Nel 1930-31 al ritorno in serie A fu ascoltato per la prima volta l’inno della Fiorentina “La Canzone Viola” nel nuovissimo stadio Giovanni Berta (inaugurato il 13 settembre 1931).