Queste le parole di Manuel Pasqual dalla sala stampa del centro sportivo di San Piero a Sieve dove ha risposto ai giornalisti presenti sui fatti attuali della Fiorentina e non sono.
La vostra reazione alla lettera? “Capiamo lo sfogo del Presidente Della Valle. Conosco quello che prova la proprietà per questa maglia. Ripeto, spero sia stato solo uno sfogo“.
Che Fiorentina sarà? “Noi vogliamo ripartire nei migliori dei modi per riportare grande entusiasmo”. Prospettive personali future? “Il mio contratto scade a giugno. Una volta che sarà chiuso il mercato parlerò con la società“. Capitano? “Mi è dispiaciuto. Quando viene presa una decisioni simile non puoi esser felice. Sarò comunque un punto di riferimento per i miei compagni“. Ti senti ancora in discussione? “Inizio ad aver trenta anni ed è giusto che la Fiorentina pensi anche al futuro. La mia volontà è comunque è quella di continuare il mio rapporto lavorativo con questa società“.
La tensione esterna ha condizionato il lavoro della squadra? “Sicuramente non ci ha fatto gioco. Dispiace, ma chiunque paga e tifa Fiorentina ha la libertà di dire il proprio pensiero. Spero che con l’inizio della stagione torni quell’entusiasmo che ci ha portato in alto“. Come giudichi questa Fiorentina? “Abbiamo la possibilità di fare meglio dell’anno scorso”. E’ il momento più deludente da quando sei in viola? “L’unica maniera per riportare la gente allo stadio sono i risultati“. Montolivo? “L’ho visto carico. Si è sempre allenamento bene. Mi dispiace per il clima aspro che si è creato nei suoi confronti. Non ti saprei dire come andrà a finire“.
Romulo? “A Newcastle ci ha sorpreso tutti. Ha corsa e doti fisiche. Ha fatto una grande partita, correndo per tutti“. Nuovi arrivi? “Lazzari e Munari sono due ottimi giocatori. La società sta lavorando bene“. L’umore del gruppo dopo partenze importanti come Frey e Mutu? “Nel calcio è così. Difficilmente i calciatori rimangono legati a vita ad una società. Cambieranno i protagonisti, ma i Della Valle vogliono riportare in alto la Fiorentina“. Vicenda Prandelli? “Parlare con il CT azzurro della problematiche della Fiorentina non so quanto possa essere costruttivo“.
Protesta calciatori giusta in questa momento economicamente delicato? “Mi sono sentito in dovere di firmare quella lettera. La Lega ci aveva garantito che avrebbe firmato l’accordo collettivo, ma non è stato così. Il nostro non è uno sciopero, ma un blocco del campionato. Il nodo principale comunque riguarda i ‘fuorirosa’. Beretta che attacca l’Associazione Italiana Calciatori mi ha lasciato un po’ perplesso. Se non viene firmato l’accordo collettivo il campionato non partirà“.