La presentazione di Daniele Pradè, nuovo direttore sportivo della Fiorentina. Insieme a lui le dichiarazioni di Cognigni e Macia. Dal nuovo tecnico allo stadio. I viola hanno cominciato il lavoro per la stagione 2012-13Cognigni: Stiamo per iniziare una stagione importante. Sono quasi dieci anni che siamo a Firenze, abbiamo riportato la Fiorentina in Serie A. In questi anni siamo andati in Europa con Prandelli. E devo ringraziare anche Corvino. Adesso inizia una terza fase, che deve ripartire da dove si è fermata due anni fa. Ci siamo impegnati molto in questi anni, anche se a volte i risultati non sono arrivati. I piani non cambiano. I primi due tasselli sono Pradè e Macia. Pradè sarà il nuovo direttore sportivo. Da sempre abbiamo apprezzato le sue doti professionali. Sia lui che la società si sono trovati d’accordo sul fatto che vogliamo emergere con sforzi lavorativi. Poi Eduardo Macia, che sarà il direttore tecnico, gestirà tutto quello che avviene nel contesto calcistico mondiale. Determinerà le scelte insieme al ds e sarà il supervisore di tutto il settore giovanile. Anche Guerini avrà un ruolo importante. Inizia la terza fase, vogliamo lavorare per riportare la Fiorentina in Europa. Lo avevamo detto lo scorso anno, ma sia dal punto di vista economico che quello sportivo. Adesso vogliamo ripartire per portare questa squadra in Europa. L’input che abbiamo dato è quello di voler tornare nella posizione che ci compete. Noi vogliamo tornare in Europa. Io ritengo che abbiamo cambiato il modo di lavorare, siamo passati da una singola persona che gestiva tutto ad un team e questo non è poco. Adesso pensiamo all’allenatore. Di errori ne sono stati fatti tanti. La soluzione è quella di ricominciare un ciclo importante, non scordandoci degli ultimi due anni passati. Se torneremo a vincere, la città si riavvicinerà alla squadra. Lo stadio? Siamo attenti a quello che sta accadendo per il bando. I toni di trionfalismo sugli introiti dallo stadio vanno ridimensionati. Lo stadio non risolverà i problemi finanziari della Fiorentina, al momento in cui uscirà il bando, noi staremo attenti su quello che potremo fare. Per restare tra i grandi serve qualcosa in più dello stadio.
Pradè: Grazie di essere venuti così numerosi. Voglio ringraziare la famiglia Della Valle per l’opportunità. Faremo di tutto perchè la nostra squadra abbia la stessa voglia che ho io oggi di iniziare questa avventura. Il mio entusiasmo deriva dal fatto che sono qua, chi sarà alla Fiorentina deve sapere che questo è il primo club e chi è qua deve essere consapevole che questa è la prima piazza. Jovetic è un calciatore pazzesco e noi dobbiamo ripartire da questo. Dipenderà dal calciatore. Jovetic è il nostro punto di partenza, ma voglio parlare con lui. L’allenatore è la nostra priorità e la nostra scelta deve essere presa con la testa e non con la pancia. Bisogna parlarci e guardarli negli occhi. Il lavoro di Macia lo condivido in toto. Adesso pensiamo l’allenatore, poi dopo vedere quello che fare, ma non tutta la rosa è da buttare. Parleremo con tutti, ma adesso c’è da pensare al tecnico. Io sono abituato a lavorare in una certa maniera. Prima bisogna capire quale sono le nostre entrate complete, da lì posso capire cosa posso fare per la nostra squadra. Ljajic è forte, ma la situazione è grande e dobbiamo parlare con la società. Con Vargas vale lo stesso discorso che ho fatto per gli altri giocatori. Ci sono molti nomi per l’allenatore, non vogliamo sbagliare. Gestirò il settore tecnico come a Roma, qua il ruolo di Conti sarà coperto da Macia. Mutu sarebbe stato un affare per la Fiorentina. Sarebbe stata un’opportunità per lui. L’accordo lo avevamo raggiunto.
Macia: Voglio ringraziare Pradè e la società. Sono arrivato da sei mesi qua, sono venuto qua per far crescere la società. Non sono solito guardare al passato, ma al futuro. Voglio ringraziare la società per la fiducia. Nelle ultime settimane sono usciti tanti nomi. In questo momento c’è un dibattito interno molto forte per non sbagliare il tecnico.