La Fiorentina risponde al Napoli e al Milan e resta agganciata al gruppo Champions. A nove giornate dalla fine si devono trarre le dovute considerazioni: tre sole lunghezze distanziano viola e rossoneri con lo scontro diretto al Franchi che incombe (il 7 aprile alle 12.30). I partenopei sono ben più lontani, adesso hanno cinque punti di vantaggio, che in realtà sono sei con la classifica avulsa (A Napoli la Fiorentina perse 2-1, mentre a Campo di Marte il match è finito 1-1). Intanto arriva la terza vittoria consecutiva per i gigliati che giocano, sbagliano, vengono rimontati, ma alla fine battono un Genoa coriaceo, ma mediocre. I viola mettono alle corde i rossoblu sin dall’inizio. Ljajic schizza tra le maglie rossoblu come una saetta e Aquilani si inserisce nella linea d’attacco con la puntualità di un orologio svizzero. Il numero 10, romano “de Roma”, sfiora due gol (uno di testa e l’altro con un tiro al volo) e sigla il vantaggio, spostando con malizia Granqvist e sfruttando al meglio l’assist di Ljajic. La gara non avrebbe più storia sin da quel momento se la Fiorentina, come al solito, non riuscisse a sprecare numerose azioni d’attacco. Non solo su questo dovrà lavorare Montella, ma anche su quelle amnesie difensive che per fortuna non sono costate care in una gara come quella di ieri dominata in lungo e largo. Perché nella ripresa Jo-Jo e compagni hanno gettato al vento il 2-0 e praticamente regalato il pareggio ai liguri, lasciando liberissimo Portanova in mezzo all’area di rigore. Menomale che in vena di donativi c’è pure Tzorvas. Il portiere greco sbaglia l’uscita e regala a Cuadrado il gol del nuovo vantaggio. La retroguardia viola, quando i ritmi si abbassano tende a distrarsi facilmente, il gol di Antonelli è la logica conseguenza. Sul 2-2 l’equilibrio è rotto dal l’espulsione di Bertolacci. Il Genoa in dieci va in tilt come un flipper rotto e Cassani, ex di turno, sugli sviluppi di un corner tagliatissimo di Valero, vede bene di insaccare il proprio portiere di testa per il 3-2 . A quel punto il film della gara è ai titoli di coda. La Fiorentina spadroneggia, anestetizza il Grifone con Borja e Pizarro, che nascondono il pallone, e porta in porto senza patemi la vittoria. Il Franchi fa festa e si gode il quarto posto, mentre Ballardini e il Genoa recriminano per i primi due gol viola, probabilmente entrambi da non convalidare (fallo su Gronqvist di Aquilani e offside di Cuadrado). Al San Paolo e al Meazza Cavani e Balotelli segnano, ma Mazzarri e Allegri guardano impauriti l’avanzata del tiki-taka biancoviola.