La Fiorentina fallisce l’aggancio al primo posto del Napoli e si fa rimontare al Franchi dal Cagliari dopo il gol di Borja Valero. Ma nel finale i viola recriminano vivacemente per un presunto fallo in area su Rossi e Pizarro viene espulso. Forti proteste anche di Montella sull’espulsione, resta forse inconsciamente nell’ambiente la sensazione di rabbia e ingiustizia dopo il finale di stagione in chiave europea dell’ultimo torneo.
Quale turbinìo di pensieri deve aver maturato in un attimo il cileno Pizarro quando l’arbitro De Marco ha fatto finta di niente davanti al presunto fallo su Rossi in Fiorentina-Cagliari? E ancora di più, quando il direttore di gara gli ha quasi schiaffeggiato in faccia il cartellino rosso dopo le sue rimostranze, chiamiamole così. Il centrocampista viola deve aver unito in un ipotetico e sottilissimo filo psicologico l’ultimo finale di stagione, beffa europea compresa, e quell’attimo di rabbia, facendolo passare magari dalla serata precedente di Torino, dove i granata di casa erano stati beffati, a loro volta incredibilmente, da un episodio a dir poco singolare contro il Milan. Toh, chi si rivede. Senza scomodare comunque Freud e la psicanalisi, è anche comprensibile leggere la reazione della Fiorentina, di Pizarro e dello stesso Montella, alla fine della gara con il Cagliari, proprio con la pesante eredità di quell’ingiustizia, peraltro digerita con invidiabile eleganza e sportività dalla società e da tutto l’ambiente. Il destino cinico e baro, come si dice in questi casi, sembra quasi essersi voluto subito accanire. E così alla prima occasione, con la Fiorentina pronta a salire in vetta insieme al Napoli dopo tre giornate del nuovo campionato, davanti agli odiati rivali della Juve e allungando sullo stesso Milan, arrivano la serataccia di Torino e il finale indigesto di pranzo del Franchi, che sembrano quasi sbeffeggiare la sorte. Qui invece, sbollita la comprensibile rabbia, e recuperato magari l’indispensabile apporto sul campo di Mario Gomez uscito infortunato dalla contesa, la Fiorentina ha l’occasione per fare subito il primo salto di qualità. Il nuovo campionato la chiama chiaramente a un ruolo da protagonista. Bene, la Viola deve subito rispondere, come peraltro finora ha sempre fatto, anche con un sussulto di stile ed orgoglio, andando al di là di tutto. Al di là di quell’incredibile finale di stagione, al di là dei suoi strascichi inconsapevoli o reconditi, al di là di tutte le reazioni spontanee o meditate che siano. Superare questo ostacolo sarà per i ragazzi di Montella il primo passo verso la piena consapevolezza del proprio ruolo, che potrà essere davvero importante. Questo il campo ce lo ha già suggerito più volte. E’ il cammino lungo e piacevole per diventare in pianta stabile una grande squadra, superando a volte anche ingiustizie palesi e situazioni imbarazzanti. La società è sicuramente un passo avanti, squadra e staff finora seguono a ruota. A patto di archiviare definitivamente il finale “diabolico” dell’ultimo torneo.