La ripresa della Serie A non è delle più brillanti per le squadre nella parte alta della classifica. Gli anticipi di ieri vedono arrancare il Napoli, oggi tocca alla Fiorentina. Irriconoscibili i gigliati, soprattutto nel secondo tempo. Qualche sprazzo nel primo quando potrebbero andare in vantaggio subendo però la rete che li frena nel momento migliore.
Una brutta frenata. Anche se la statistiche parlavano chiaro alla vigilia con i friulani bestia nera per Montella&Co.: la Fiorentina ha vinto solo una delle ultime nove sfide di Serie A in casa dell’Udinese (novembre 2009) e ha perso sei delle ultime sette. Ora sette su 8, uno score migliore solo di quello a San Siro con l’Inter.
La Fiorentina tiene il pallino del gioco in apertura, non è certo una novità. Parte in avanti Joaquin assieme a Rossi, proprio sulla testa dello spagnolo all’8′ arriva una palla solo da spedire in rete se non fosse per la sforbiciata di Domizi che toglie letteralmente la sfera dall’area piccola. Azione d’oro al 21′, il portiere friuliano sbaglia rinvio e Rossi riesce a entrare in area, scarta due difensori, viene atterrato, l’arbitro lascia correre e la palla arriva a Borja Valero che è troppo defilato per metterla nel sacco. Rimane il dubbio sul rigore.
Al 25′ show di Cuadrado, dribbla quattro difensori, arriva nell’uno contro uno davanti a Brkic che riesce a deviare fortunosamente in angolo. Applausi per il colombiano. Ancora Fiorentina, stavolta è Aquilani a impegnare severamente il portiere udinese con un gran sinistro in area. Doccia fredda al 33′, Udine non è un campo particolarmente fortunato per la Fiorentina in Serie A. Punizione dalla sinistra, Pereira la spizzica in area per Hearteaux che è solo sul secondo palo per l’1-0. Neto, autore di due buone parate, stavolta vede entrare la palla in rete. Peccato.
I viola ci provano ancora, Cuadrado lanciato da Pizarro si trova nuovamente solo davanti al portiere ma il doppio palleggio finisce nelle mani dell’estremo difensore.
Si riparte con la Fiorentina in svantaggio, chi si aspetta una partenza a razzo viola rimane deluso. All’11’ anzi rischiano di andare sotto, fa tutto Neto che prima sbaglia un’uscita e poi si salva con due interventi d’istinto sulla palla che ha lasciato libera in area. Uno spento Joaquin lascia spazio a Ilicic, lo sloveno ha l’occasione per mostrare la sua classe. La squadra di Montella però stenta, non si vede niente in fase conclusiva. Al 25′ tocca anche a Mati Fernandez, esce Aquilani con un giallo sulle spalle e poca inventiva dai piedi. Subito dopo tocca anche a Ryder Matos al posto di Tomovic, la difesa passa a tre uomini. Sul campo però non si vede nascere niente, perfino Borja Valero sembra in giornata no.
E’ bravo invece Neto, si tuffa su Muriel togliendo il 2-0 al contropiede bianconero. Si ripete cinque minuti dopo, stavolta è in tuffo sul passaggio per Sanchez. Il brasiliano è protagonista con i viola in bambola anche sulla punizione a sei dal termine, doppia parata sulla punizione di Muriel e successiva ribattuta. Al 90esimo forcing viola, contropiede dei padroni di casa con Muriel che si vede ancora parare il suo tiro da un buon Neto.
L’unica cosa in cui vince la Fiorentina è il possesso palla, ma il calcio non è uno sport a punti: i tiri e il gol vincente sono dei friuliani, tre punti meritati. Troppo poco il tiro di Borja al 91′ per sperare in qualcosa di più. Se era una prova di maturità, i viola sono stati rimandati.