Vince la Fiorentina il derby con il Livorno. Novanta minuti che si sono accesi a sprazzi, il bel gioco non è stato protagonista in terra di Toscana. La partita viene decisa da Gonzalo Rodriguez che su palla inattiva sblocca una partita che aspettava solo un episodio. Piange la classifica dei tirrenici, ma la squadra di Nicola non demerita. Ha almeno tre buone occasioni da rete, Neto e la traversa evitano un pari che sembrava vicino.
E’ un derby nervoso, sul campo e psicologicamente. E’ naturale che sia così. La pessima serata (l’ennesima) di Tagliavento ci aggiunge del suo.
Gli obiettivi guardano ai due opposti lati della classifica: il Livorno di Nicola deve fare punti in chiave salvezza, la Fiorentina per la scia Champions League. Giocoforza che la partita si concentri sui due obiettivi opposti.
Amaranto con la difesa serrata e viola alla ricerca di spazi per aprire la manovra. Ci prova sulla destra Cuadrado che però non trova la via del gol fermandosi al limite dell’area. La gara quindi, come prevedibile, è tutt’altro che avvincente. Meglio in apertura la squadra di casa, ma non ci sono azioni fino alla mezzora quando la partita si anima. Prima uno scambio Rossi-Borja Valero porta al tiro deviato il capocannoniere della Serie A, poi è stesso Rossi con un velenoso sinistro a cercare l’angolino della porta di Bardi. Palla fuori.
Il Livorno è ordinato e rallenta il più possibile la manovra. Nicola chiama i suoi – praticamente schierati con un 5-4-1 a ragnatela – a chiudere gli spazi e, prima del riposo, per poco non puniscono la Fiorentina. Succede tutto al 45′: Aquilani – Ilicic saltano insieme e trovano solo un angolo mancando la deviazione di testa. Sull’angolo il Livorno spazza via e Cuadrado sbaglia l’appoggio in contrasto: l’arbitro fischia punizione, Paulinho viene ammonito per aver tirato in porta. Polemiche e azione da moviola per Tagliavento che lo scorso aprile, nella stessa zona di campo, espulse ingiustamente Tomovic in un contestato Fiorentina-Milan.
La ripresa riparte con lo stesso leitmotiv e dagli amaranto che cercano di sfruttare le ripartenze. Un minuto e il lungo contropiede di Benassi in apertura si chiude con un tiro a lato. Rimessa in gioco, i viola allungano una buona palla sulla destra per Cuadrado che costringe Bardi in angolo sul palo più vicino. Angolo, Savic arriva prima di tutti ma troppo debolmente e il portiere amaranto para facilmente una palla che arriva lentamente.
La fiammata iniziale esaurisce la sua forza, si torna ben presto allo schema del primo tempo. Amaranto in difesa, viola che cercano spazi.
La migliore azione da gol arriva al 15′ del secondo tempo: tiro-cross di Rossi dalla sinistra, Vargas è in area e gira con il tacco ma trova la risposta d’istinto del portiere. Strepitoso Bardi.
Intanto entra Joaquin per Ilicic, primo cambio nella partita. Si fa pericoloso anche il Livorno che, sugli sviluppi di una punizione dalla fascia, colpisce una traversa con Mbaye Ibrahima che di testa aveva anticipato tutti.
Risponde la Fiorentina, azione in area iniziata da Gonzalo con Cuadrado prima e Borja Valero che non trovano la porta. La palla va in angolo, ancora Borja Valero per la testa di Gonzalo Rodriguez che sovrasta Biagianti e fa 1-0.
La gioia dura del Franchi dura pochissimo: al 24′ un brutto fallo di Rinaudo (ammonito) – per reazione a una precedente azione – vede Rossi finire a terra urlando dal dolore. Lo stadio è senza fiato, i ricordi di Gomez e dei recenti infortuni di Pepito sono nella memoria di tutti. Il 49 viola è costretto a uscire zoppicante.
Bardi torna protagonist al 28′, punizione tagliata di Borja ma il portiere è pronto a respingere di pugno. La tensione in campo però è alta, la gara diventa nervosa e gli interventi censurabili non mancano con un Tagliavento incerto nel distribuire gialli e contenere il gioco falloso.
Livorno vicino al pareggio al 31′, il pressing amaranto porta il Livorno a conquistare palle importanti: Paulinho salta Neto e calcia a porta vuota, sulla linea salva Rodriguez che però serve Benassi ma sul tap-in di testa respinge in tuffo il portiere brasiliano. Azione successivi, viola in ripartenza con Ceccherini che atterra Pizarro, punizione viola dai 18 metri ma con Aquilani fermato praticamente a tu per tu con Bardi: altro errore di Tagliavento.
La Fiorentina soffre, minuto 37 sassata di Benassi dal limite ma Neto è pronto e vola ad alzare sopra la traversa. Le emozioni mancate nella prima frazione ora arrivano con gli interessi. I viola giocano in contropiede, al 42′ Cuadrado se ne va sulla sinistra ma pecca d’egoismo andando a un diagonale che finisce sul fondo. Lunghissimo il recupero, cinque minuti: al terzo una punizione di Cuadrado dà solo l’illusione ottica del gol. Il colombiano ci riprova anche con un tiro da fuori, sul campo restano solo i nervi e l’urlo liberatorio di un Franchi che conquista un derby teso come non mai. Il fairplay della vigilia sembra un lontano ricordo.