La Fiorentina gioca con la terza maglia, facile ironizzare tra la vicinanza del colore grigio e l’ultima serie di risultati dei gigliati.
A Marassi la prova è in chiaroscuro, probabilmente il bicchiere è mezzo pieno e lo sarebbe stato interamente se, nel finale, la traversa prima e l’ennesimo colpo di testa di Matri avessero avuto maggiore fortuna.
Una gara a viso aperto comunque, il risultato alla vigilia era da tripla. Il campo lo ha confermato. Equilibrio nel primo tempo, nel quale è mancato soltanto il gol.
Due le palle-gol da segnalare: Eder fallisce clamorosamente in apertura una girata in area piccola dopo essere stato ben servito dall’ex De Silvestri.
Mati Fernandez, dal canto suo, sfiora l’incrocio dei pali con un bel destro nel finale di frazione dove si è vista crescere la Fiorentina. Prima Neto ancora protagonista sulla punizione di Gabbiadini anche se la barriera sembra peccare nel posizionamento.
La ripresa ha lo stesso film con azioni da ambo i lati. Cuadrado e Borja Valero ci provano al 15′. Doppia respinta in area piccola. Subito dopo esce Wolski – non decisivo come si sperava – per Vargas.
Intanto nel finale aumentano le occasioni: minuto 72′, ci prova da lontanissimo Borja, Da Costa rientra in tempo per parare. Al 78′ l’emozione più grande: siluro di Vargas, palla che si schianta sul sette: potenza straordinaria, la porta trema ma la sfera ritorna in campo.
I cinque minuti di extratime intanto sono, probabilmente, i più emozionanti: chi pensava che il pari accontentasse tutti sbaglia. La Samp pressa ma, al secondo minuto di recupero, arriva l’ennesima occasione d’oro – la terza in tre partite – per Matri che di testa – per la terza volta in tre partite – mette di lato un cross al bacio di Borja Valero. Un minuto e viene espulso Mihajlovic per proteste, tanto veementi che raggiunge a centrocampo l’arbitro. Pressing fino all’ultimo secondo, ma Russo fischia la fine. Un pareggio a cui è mancato solo il gol: il vero problema della Fiorentina in questo mese.