Tre reti che non raccontano pienamente una partita tutt’altro che facile, ma il calcio è così: crudele e spietato, il Chievo lo impara sulla propria pelle.
Montella comunque vede il sorpasso del 4° posto e gioca per vincere, la squadra lo segue e, nonostante un primo tempo a bassi ritmi, si porta avanti di due reti. Corini non demorde, dimezza lo svantaggio, riesce a sventare un rigore e solo nel finale cede a Gomez che chiude la gara.
Niente di semplice quindi, anche se la gara parte in discesa.
All’11esimo lampo di Cuadrado, triangolo in velocità con Pizarro e pallonetto al volo per l’1-0. Un vero e proprio eurogol da parte di colui che, proprio in Europa, era stato in panchina. Messaggio a Montella inviato e ricevuto.
I viola provano ad addormentare la gara, l’azione riesce però a metà. Al 21′ una bella azione – ancora tutta di prima – quasi porta Matri solo davanti a Agazzi, ma l’ultimo passaggio di Wolski è bloccato da Cesar.
Al 27esimo la Fiorentina però si addormenta in area, il Chievo riesce a coordinare una doppia azione d’attacco tra spazi che non ci dovrebbero essere.
Cinque minuti e ci prova, dal limite, anche Guarente. Svarioni che possono costare caro come quello nell’azione successiva dove Paloschi, sul filo del fuorigioco, si trova da solo davanti a Neto che ipnotizza il giocatore clivense salvando la rete. Applausi per il portiere brasiliano, ma la difesa non c’è. La gara a questo punto la fanno gli ospiti, minuto 37 e ancora brividi in area piccola. Il calcio però è implacabile, i viola ripartono con Anderson che arriva al limite palla al piede, serve in area Cuadrado che mette nel mezzo per Matri. 2-0 e il bomber ex Milan torna al gol in campionato.
Risultato troppo severo per la squadra di Corini che sull’1-0 è andata più volte vicino al pareggio.
In apertura si riparte con Neto costretto a superarsi su un corner e il Chievo che spinge. Minuto 12′, sugli sviluppi del corner Paloschi di testa sponda sul secondo palo per Radovanovic che a un metro dalla linea di porta calcia clamorosamente alto.
Alla fine arriva il gol tanto cercato dal Chievo, Rigoni trova Paloschi in profondità che prima supera Neto con un dribbling e poi insacca di potenza. E i viola? Si vedono nel sinistro del neontrato Vargas che, su punizione, prova la mira dai 35 metri. Un minuto dopo tocca a una girata di Ambrosini.
Al 35′ arriva un rigore per la Fiorentina, nuova girata dell’ex centrocampista milanista e deviazione di braccio di Rubin che viene sanzionata. Dagli undici metri batte Pizarro, Agazzi si tuffa e devia in angolo.
Il finale è nervoso, Corini con i suoi ci prova e i viola sono in difesa: Pellissier a cinque dal termine mette sull’esterno della rete.
Nel momento più difficile arriva la soluzione come a Torino: Ilicic serve sul limite del fuorigioco – forse perfino oltre, servirà la moviola – Mario Gomez che è bravo a rimanere freddo al momento del tiro per mettere nel sacco il 3-1 che chiude la partita.