Milan-Fiorentina non è una bella partita. Non c’entra il risultato, ma a San Siro tra rossoneri e viola le motivazioni della vigilia frenano sicuramente lo spettacolo.
Motivazioni che non mancano alla Fiorentina di Vincenzo Montella alla ricerca di punti dopo un avvio di stagione altalenante, Europa League esclusa. Nel Milan, invece, c’è un terzo posto da conquistare, l’occasione è di quelle ghiotte specie con le tre sconfitte consecutive in casa contro i toscani. Risultato? Finisce 1-1, per i viola il 4° risultato utile consecutivo a San Siro. E il merito va al rinato Ilicic, decisivo a Milano come a Salonicco.
Primo tempo avaro di emozioni a San Siro con Fiorentina e Milan che hanno creato una sola occasione da gol, quella di De Jong che vale il vantaggio rossonero. Meglio, comunque, gli uomini di Inzaghi nei primi quarantacinque minuti.
De Jong su angolo, rimane solo sul secondo tocco e stacca da solo. Uno a zero. Questa la sintesi dell’azione del vantaggio: più i demeriti della difesa che la bravura del rossonero in un’eventuale schema. E’ il gol che manda tutti al riposo.
Avvio di marca rossonera anche nella ripresa: si parte, male, con una pericolosa sbavatura della difesa viola. Al nono, ennesimo corner con Honda che appoggia per Menez che a sua volta serve Abate; azione lunga, arriva il cross con Tomovic che libera al limite e Poli che, di controbalzo, manda sul fondo
Undicesimo, Aquilani da fuori dà la prima sveglia allo score offensivo viola. I viola, lentamente, sembrano crescere: ci prova anche Mati Fernandez.
A sorpresa il pari: minuto 20, si libera e poi fa partire un bel sinistro: Ilicic dai 20 metri batte Abbiati imparabilmente! 1-1.
Al 22′ ci prova El Shaarawi, il suo diagonale non ha la precisione di quello dello sloveno.
Mezzora, prima il Milan chiede un rigore per un fallo di mano di Savic che non c’è e poi, complice il guizzo di Cuadrado, contropiede della Fiorentina con Tomovic che serve in area Babacar: provvidenziale il ritorno di Alex che devia in angolo. Nel finale tenta di liberarsi in un paio di occasioni il neoentrato Vargas, dall’altro lato stessa sorte per Torres. Non servirà a niente, i tre minuti di recupero lasciano il risultato fermo sul pari. Come è giusto che sia.