È finita nel peggiore dei modi. La grande rimonta non c’è stata e d’altronde, nei momenti in cui la razionalità prendeva il sopravvento sull’utopia, sapevamo bene che ribaltare un passivo di tre reti contro una squadra forte come il Siviglia era impresa era pressoché impossibile. Le cose sono andate nel senso opposto a quanto sperato, con un Siviglia che anche nella gara di ritorno si dimostrato più forte della Fiorentina in modo chiaro e inequivocabile. Perdere in casa in questa maniera rende la ferita ancora più profonda. Per dirla con Dante, “il modo ci offende”.
In ogni caso, pur ammettendo la presenza di un fisiologico sconforto generato da una delusione cocente, voglio esprimere un’opinione controcorrente per affermare che il cammino della compagine viola in questa Europa League è stato comunque più che positivo. Non può essere definito altrimenti la serie di performance che ha visto la squadra di Montella vincere il girone iniziale e poi eliminare rivali di grande
spessore internazionale quali Tottenham, Roma e Dinamo Kiev.
Ora non c’è tempo di piangersi addosso né di leccarsi le ferite. La Fiorentina deve subito guardare oltre e prepararsi con la massima concentrazione alle ultime tre gare di campionato. C’è un quinto posto da difendere, ultimo obiettivo rimasto di una stagione che, quando tutti saremo più sereni e con un po’ meno di adrenalina addosso, apprezzeremo in modo degno.
È vero che è mancato un “quid” per fare il salto di qualità definitivo, che detto in soldoni significa vincere qualcosa, ma la realtà ci racconta che la viola è arrivata molto avanti in tutte le competizioni cui ha partecipato. È triste rilevare che la bacheca è ancora vuota di trofei, ma è parimenti innegabile che la Fiorentina sta avendo una invidiabile continuità di rendimento e si sta sempre più abituando a competere ai più alti livelli in Italia e in Europa.
Invito i tifosi a ragionare in modo razionale e obiettivo, senza farsi trascinare da quell’eccesso di passione critica che spesso caratterizza chi professa la fede viola. E allora si comprenderà che Montella e i suoi ragazzi non ha fatto poco in questa stagione.
RUDY CAPARRINI