I giochi di parole coinvolgono anche noi. Col Tello tra i denti era nelle tastiere dei cronisti dall’arrivo del catalano a Firenze. E a Bergamo è citazione obbligata, tra l’altro è suo il gol del 2-0 che spezza gli equilibri di una gara più difficile di quanto dica il risultato finale per la Fiorentina. Una vittoria che poteva essere pure più netta, ma che l’Atalanta ha fatto sì che fosse sempre sotto pressione.
Sousa tiene in panchina Borja Valero e Kalinic, in avanti Babacar e sulla fascia proprio Tello. I due subentrano nella ripresa a dare quel gioco che nella prima ora manca a una squadra che con il senegalese e il rientrante Mati Fernandez sembra non avere. Almeno in profondità.
Si difendono bene i padroni di casa, infatti, che riescono anche a pungere. La stanchezza di giovedì sembra sopraffare la fantasia dei viola. Tutto questo almeno fino al 67′ quando arriva un cross di Tello dalla destra e il colpo di testa in anticipo di Mati entra all’incrocio. 1-0, a sorpresa, visto il torpore. La gara ora sembra un’altra.
Lancio di Mati per Tello che non è in offside e si invola verso la porta. Sportiello esce e respinge miracolosamente ma Tello ribadisce in rete. Tutto finito? Macché. Minuto 39′, angolo: rimpallo in area e girata vincente di Conti. Le gambe non tremano però. Punizione battuta male dall’Atalanta, riparte la Fiorentina, palla a sinistra per Borja Valero che serve Kalinic che smarcato devia in rete. Tre a uno con tre giri di lancette alla fine ma non è finita. Pinilla trova il 3-2 prima del novantesimo ma non basta. Tre punti d’oro.