Fiorentina, che gioia! Ma è già tempo di pensare ad Udine

La Fiorentina batte la Roma nel finale grazie ad una rete di Badelj, viziata dalla posizione di Kalinic, che impalla la visuale al portiere della Roma. I giallorossi recriminano, dimenticando vecchi episodi favorevoli e non focalizzandosi sui reali problemi della squadra. Sousa si gode Sanchez e Milic e riflette sulle prestazioni così e così di Tello ed Ilicic. Mercoledì intanto i viola affronteranno alla Dacia Arena l’Udinese di Iachini.IMG_0449.JPG

La gioia della notte di ieri è ancora nelle vene. Una vittoria fortunata, arrivata al tramonto di una gara sofferta, combattuta metro per metro, centimetro per centimetro. Ci voleva. Per mettere a tacere le polemiche, per esaltare una piazza che troppo spesso a causa di guerre intestine finisce per involversi e farsi del male. Tornano a casa arrabbiati con l’arbitro i giallorossi. Rizzoli concede il gol vittoria viziato da fuori gioco e sorvola su almeno due contatti in area viola che potevano essere sanzionati con un calcio di rigore. Spalletti si lamenta e gli fa eco il popolo giallorosso. Capita. E’ vero, gli episodi non sono stati favorevoli ai capitolini, ma questo è il calcio, lo scorso anno all’Olimpico il gol del vantaggio di Salah fu viziato da un fuorigioco dell’egiziano e da lì si aprì la goleada e, solo una settimana fa, un calcio di rigore molto generoso a tempo scaduto ha consentito ai giallorossi di battere la Samp. Quindi, invece di nascondersi dietro la posizione influente di Kalinic sul tiro di Badelj, sarebbe meglio che il tecnico di Certaldo analizzasse perché la Roma perde a Firenze, dopo essere uscita dalla Champions per mano del Porto, dopo aver subito una rimonta incredibile a Cagliari, dopo aver vinto per il rotto della cuffia contro la Samp e dopo aver pareggiato miseramente a Vienna in Europa League.

Oltre a gioire per tre punti con una big del campionato, la Fiorentina scopre sempre di più i nuovi. Milic non fa rimpiangere Alonso e Sanchez è sempre più leader di un centrocampo cui serviva un uomo così per essere un reparto completo (..e se lo dice Sousa c’è da fidarsi). I viola sono molto quadrati, concedono poco, ma peccano davanti, al limite dell’area di rigore, dove non c’è velocità di pensiero nel fare l’ultima giocata. Dei tre gol fatti nelle tre gare di campionato, solo uno porta il nome di un attaccante, quello di Kalinic allo Stadium contro la Juve, poi proprio Sanchez e il ritrovato Badelj. Per ora Ilicic e Tello sono a secco. Lo sloveno non aveva convinto giovedì a Salonicco, ieri è andato meglio, ma è sempre fumoso e poco incisivo, peggio ha fatto di sicuro lo spagnolo che non è mai riuscito a sfondare sulla destra e si è perso in dribbling di troppo e passaggi sbagliati. Siamo all’inizio della stagione e la condizione non è ancora al top e, quando arriverà, le cose dovrebbero cambiare.  Servirà il loro contributo mercoledì sera a Udine, anche se Sousa potrebbe pensare ad un massiccio turnover, visto che domenica arriverà Montella, pronto a fare lo scherzetto dell’ex.