La Fiorentina esce dall’Europa League nel più amaro dei modi, riuscendo a vanificare in pochi minuti un vantaggio di tre reti contro il Borussia Monchengladbach. Ad inizio gara uno-due viola con Kalinic e Borja Valero, poi a cavallo fra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo la tripletta di Stindl e il gol di Christensen portano il punteggio sul 2-4.
Paulo Sousa schiera l’undici migliore possibile, con Tatarusanu, Sanchez, Gonzalo, Astori, Chiesa, Vecino, Badelj, Maxi Olivera, Borja Valero, Bernardeschi e Kalinic.
Cominciano subito meglio gli ospiti, come all’andata, e dopo appena sei minuti hanno anche l’occasione di andare in vantaggio con un colpo di testa di Vestergaard, che però colpisce il palo prima di essere bloccato da Tatarusanu.
Al quarto d’ora a passare in vantaggio è però la Fiorentina, con il solito Nikola Kalinic, che scatta sul filo del fuorigioco e con un diagonale batte Sommer: 1-0 per i viola.
I viola raddoppiano al 29’ con Borja Valero grazie ad un errore incredibile di Vestergaard, che da ultimo uomo non pressato scivola col pallone fra i piedi, lasciando lo spagnolo libero di prendere la palla e presentarsi davanti al portiere: 2-0 per la Fiorentina, che ora conduce di tre reti fra andata e ritorno.
Il Borussia Monchengladbach accorcia in chiusura di primo tempo con un calcio di rigore Stindl, dopo che nell’azione del fallo Tatarusano era stato miracoloso sullo stesso attaccante.
Ad inizio ripresa il Borussia pareggia subito i conti ancora con Stindl, che raccoglie una respinta in area dopo un’altra bella parata di Tatarusanu. Ora i viola hanno un solo gol da amministrare.
I viola reagiscono subito con Kalinic, che in contropiede prova a dribblare il portiere Sommer, che però è bravo a mettere la mano e spostare il pallone in un luogo più sicuro.
Al decimo minuto la doccia gelata per la Fiorentina, il Borussia passa con il terzo gol di Stindl, che con un rasoterra dal limite beffa la difesa viola.
Cinque minuti dopo il Borussia dilaga col quarto gol, questa volta con Christensen, con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
A metà ripresa Ilicic, appena entrato, colpisce la traversa su punizione.
Nel finale è solo lo sloveno a rendersi pericoloso con conclusioni dalla distanza, ma non riesce ad impensierire Sommer. Finisce 2-4, 3-4 se si considera il risultato dell’andata. La Fiorentina esce dall’Europa League.