La Fiorentina, dopo le convincenti prestazioni di Ferrara e Roma, batte il Sassuolo in scioltezza e si assesta al settimo posto. L’Europa adesso è lì ad un passo con la Samp che sta perdendo terreno e il Milan insabbiato nei suoi atavici problemi che ieri ha regalato il primo sorriso (e che sorriso…) alla matricola Benevento. Non diciamolo troppo forte, però è doveroso credere in uno di quei due posti che vorrebbero dire Europa League. Gli incubi di un campionato, dove si sarebbe dovuto guardare più alla bassa classifica che alla zona europa, è scacciato e questa tranquillità sarà l’arma in più che gli uomini di Pioli potranno avere per fare un piccolo grande regalo ad una città divista tra gli infuriati con la proprietà e “i dellavalliani” convinti. Se la Fiorentina continuerà nella progressiva crescita vista dal match contro la Roma ad oggi, sicuramente lotterà fino in fondo, altrimenti l’anonimato di metà classifica farà trascorrere tra gli sbadigli le domeniche dei supporters viola. La partita contro i nervoerdi dell’ex amatissimo Iachini, salutato nel finale di partita con il vecchio coro anni ’90 (Picchia per noi! Beppe Iachini) non è stata complicata. Merito, come abbiamo detto all’inizio, della Fiorentina, che non ha concesso niente agli avversari, capaci solo di colpire un palo con un tiro improvvisato di Peluso. Quello che la Fiorentina ha trovato ieri, a differenza delle due ultime trasferte, è stato il gol, cosa non da poco nel gioco del calcio. Un sorrisino forzato in Emilia al gol di Chiesa. Un’esultanza bella forte contro la Lazio al rigore trasformato da Baba, due punti che potevano essere di più, se davanti si fosse concretizzato al meglio la mole di gioco sviluppata dagli uomini di Pioli al Mazza e all’Olimpico. Domenica pomeriggio contro il Sassuolo, il gol di testa di Simeone che ha sbloccato la situazione, ha aperto la strada ad un successo rotondo e meritato. Davanti Chiesa sta sempre più convincendo e il processo di crescita del Cholito è solo all’inizio. L’argentino ha già segnato cinque gol e nonostante qualche becera critica di troppo piovutagli addosso è un punto fermo dell’undici di Pioli. Ieri in difesa è filato tutto liscio, Pezzella ed Astori non hanno avuto problemi, meglio Laurini (suo l’assist del 2-0 per il connazionale Veretout) di Biraghi (a volte impreciso). Questo non fa dimenticare i due errori su calcio piazzato costati i gol contro la Spal e contro la Lazio sui quali Pioli dovrà lavorare. Un’altra prova convincente è arrivata da Veretout. Il francese ha preso confidenza con la Serie A, i suoi inserimenti a centrocampo e i suoi tempi di gioco sono preziosi per la squadra e non a caso ha siglato il suo terzo gol stagionale, identico a quello fatto contro la Roma. Infine, se Saponara ed Esseryc torneranno a regime, entrambi saranno delle valide alternative in avanti. Ci sarà bisogno di loro già dalle prossime due partite; i viola dovranno vendere cara la pelle nella difficilissima trasferta del San Paolo e dopo in casa contro la Samp saranno chiamati a vincere per passare il turno in Coppa Italia. I presupposti per essere ottimisti ci sono. Adesso coraggio!