Ore 22.40 circa. I giocatori del Genoa corrono verso la panchina festeggiando la salvezza, non sapendo ancora che il gol del 3-1 dell’Inter verrà annullato, la loro sofferenza è allungata di qualche istante, mentre dall’altra parte i giocatori in maglia viola hanno compiuto la loro “missione”: raggranellare un punto. La Fiorentina salva la categoria, ma non salva la faccia. Il Franchi a fine partita è inviperito e non risparmia fischi a nessuno e striscioni al vetriolo alla società. La settimana della Firenze calcistica è stata di quelle da ansiolitici. La città si era chiusa in un assordante silenzio che racchiudeva tutte le paure per due eventi che era difficile che accadessero ma non impossibile: la vittoria del Genoa al Franchi e la vittoria dell’Empoli a Milano. Per fortuna che il vento è cambiato la settimana scorsa a Napoli, dove l’Inter è incappata in una brutta sconfitta ed è stata costretta a giocarsi il tutto per tutto contro l’Empoli in casa. Sia il Genoa che la Fiorentina possono ringraziare la squadra di Ancelotti che, nonostante il secondo posto acquisito da tempo, ha fatto il suo dovere. Se i nerazzurri avessero fatto bottino pieno al San Paolo e si fossero presentati all’ultima di campionato con la Champions in tasca in bermuda e infradito, per l’Empoli la storia della salvezza sarebbe cambiata e non di poco. La tempesta che si era abbattuta su Firenze dopo l’esonero di Pioli era perfetta, Montella che arriva e che non dà la svolta aspettata e la rovinosa caduta verso la zona retrocessione sancita con la sconfitta di Empoli, confermata da quella contro il Milan, consolidata a pieni titoli dopo l’autogol di Gerson a Parma. Tutto condito dall’impetuosa risalita dell’Empoli, sul quale è bene non annidiare cattivi pensieri per qualche vittoria facile. Non è per caso che la squadra azzurra ha battuto il Napoli, la Samp, la stessa Fiorentina, il Torino, allo Stadium ha messo in difficoltà la Juve e ha venduto cara la pelle al Meazza contro l’Inter. La compagine di Andreazzoli era in palla e poteva salvarsi se ieri l’Inter non avesse dovuto fare la partita della vita. Allora la tempesta da perfetta per la Fiorentina si è trasformata in quasi perfetta e il pareggio a reti bianche contro il Genoa è valso quel soffertissimo punto della salvezza e la fine di un incubo per Firenze. La categoria è mantenuta e adesso inizia la ricostruzione. Cosa accadrà lo sapremo nei prossimi giorni. E’ evidente che la volontà della famiglia Della Valle è quella di cedere la società. Il rapporto con la tifoseria è ai ferri corti da tempo e sembra profilarsi all’orizzonte la possibilità di una cessione al magnate americano Rocco Commisso. Firenze spera di tornare grande sotto la bandiera a stelle e strisce. Chi vivrà vedrà, ma è certo che la rivoluzione sta prendendo inizio. In molti dei giocatori della rosa partiranno e non è detto che nemmeno Montella resti perché l’avventura dell’aeroplanino a Firenze è stata fin qua tragica. L’entusiasmo con cui era stato salutato il suo arrivo si è scontrato con i fatti. Otto partite dei viola con lui allenatore: sei sconfitte, due pareggi a reti bianche, due gol fatti, otto subiti e un dramma sportivo evitato all’ultimo tuffo. Il futuro del tecnico napoletano non è detto che sia a Firenze. Perciò alla fine dei salmi c’è poco da aggiungere: saranno giorni caldissimi quelli di Campo di Marte, Firenze freme in attesa di nuove notizie…