Lorenzo Venuti, in esclusiva per Valdarno Oggi, ha raccontato come un atleta professionista si è dovuto adattare alla situazione. Prima la nostalgia di casa e dei familiari, perché “non è stato facile saperli vicini, ma non poterli incontrare”. È stata grande l’apprensione per i colleghi che hanno contratto il Covid-19, come Cutrone, Vlahovic e il capitano Pezzella, anche se l’unione non è venuta a mancare: “Eravamo preoccupati sia per i nostri compagni che per tutte le persone a cui eravamo vicini. Abbiamo una chat di squadra, siamo stati tutti abbastanza in contatto. Tra l’altro svolgendo gli allenamenti a distanza, con il supporto della tecnologia, ci sentivamo anche con lo staff tecnico”.
Gli allenamenti hanno preso una piega diversa, “una situazione abbastanza particolare”, la definisce Venuti. Allenarsi singolarmente da casa fa strano per uno sport di squadra: “A noi tutti manca molto la possibilità di allenarci in gruppo e di vivere insieme la vita dello spogliatoio, d’altra parte non avevamo molte altre alternative. Penso comunque che, nonostante le difficoltà, stiamo lavorando abbastanza bene per farci trovare pronti quando potremo tornare ad allenarci insieme”. Dal momento in cui il calcio riprenderà, l’obiettivo di Venuti è uno solo: conquistarsi un posto da titolare. Per adesso il ragazzo ha collezionato cinque presenze dal primo minuto e due da subentrato, per un totale di sette.
A Lorenzo non basta, vuole di più e sa che prima o poi il suo momento arriverà: “Il calcio è la mia vita. Devo solo pensare ad allenarmi per farmi trovare pronto quando avrò la mia opportunità. L’unica ricetta per fare bene è il lavoro. Solo così posso mettere in difficoltà mister Iachini nelle sue scelte”.