L’eredità da goleador di Batistuta e Toni

Il goal è la sublimazione del calcio, il momento nel quale tutto lo stadio grida all’unisono per festeggiare il raggiungimento dell’obiettivo e la festa può iniziare. I grandi goleador son dunque tra i calciatori più amati di ogni squadra, dato che è grazie ai loro exploit sotto porta che è possibile vincere. Nella storia della Fiorentina ci sono stati due bomber che si sono fatti valere sia in Italia sia fuori dai confini nazionali. Parliamo di Gabriel Omar Batistuta, bomber principe dei Viola di tutti i tempi, e di Luca Toni, che prese la spinta dalle sue due stagioni al Franchi per diventare un attaccante noto in tutto il globo.

Batigol, un argentino nel cuore di tutti i fiorentini

Arrivato a Firenze nel 1991, l’attaccante di Reconquista, che in Argentina aveva giocato sia nel River Plate sia nel Boca Juniors, fu subito capace di entrare nel cuore dei tifosi dell’Artemio Franchi per le sue abilità sotto porta. Dotato di un tiro al fulmicotone e di un senso del sacrificio straordinario, colui che, poi, sarebbe stato chiamato il Re Leone per la sua folta chioma, è stato il grande protagonista del decennio degli anni ’90 in quel di Firenze. Con il numero 9 in spalla ha polverizzato record su record in quanto a reti segnate in Italia, e ha portato un entusiasmo mai visto in curva Fiesole. Grazie ai suoi goal, infatti, la Viola si avvicinò spesso allo Scudetto e riuscì a conquistare una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, arrivata proprio grazie a una sua doppietta in casa del Milan.

Batistuta si è fatto rispettare ad altissimi livelli anche nel continente, il tutto senza contare su una squadra fortissima come le più grandi d’Europa intera. Non vanno dimenticate, infatti, le sue prodezze in casa di Arsenal, Manchester United e Barcellona, tutte colpite dal suo destro imparabile. Nonostante le sue prodezze, non è mai riuscito a imporsi come principale marcatore in Europa, titolo al quale adesso aspira il numero 9 del Real Madrid Karim Benzema, il quale, secondo le quote delle scommesse sulla Champions League, è attualmente favorito a diventare bomber stagionale.

Toni, il capocannoniere che divenne campione del mondo

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Dopo il gran bomber argentino, ci sono stati vari centravanti che hanno provato a imitare le sue gesta in viola, ma solo uno è riuscito ad avvicinarsi al rendimento di Batistuta in quanto a goal. Parliamo di Luca Toni, centravanti d’area di rigore meno mobile dell’argentino, ma più presente sotto porta. In Viola dal 2005 al 2007, il modenese divenne capocannoniere del campionato nella stagione 2005-06 mettendo a referto ben 31 reti in totale, numeri che nemmeno l’ex capitano sudamericano era mai riuscito a raggiungere. Abilissimo di testa e con un senso del goal molto sviluppato, Toni si sarebbe poi confermato nella nazionale italiana, diventando campione del mondo al mondiale di Germania 2006, competizione nella quale realizzò due reti, entrambe nel quarto di finale contro l’Ucraina, a dimostrazione di un’abilità innata nel farsi trovare prontissimo sotto porta, dove conta essere freddi e spietati.