Un pareggio che le agenzie di scommesse ritenevano talmente improbabile che veniva pagato fino a 12 volte la quota. Il motivo era sensato, la squadra lettone – tanta volontà, ma tecnica davvero da semiprofessionisti – era data per spacciata ed esce con un punto dal Franchi più per demeriti viola che per la propria qualità.
Il calcio è questo, la Fiorentina ha creato una valanga di azioni ma senza concretezza: un brutto biglietto da visita per questa avventura europea che vede un inciampo con la peggior squadra del girone mentre i turchi, gli avversari più temibili, sono già a tre punti e +4 in differenza reti. Sarà dura, anche nella competizione europea più facile.
Che dire della partita? Un primo tempo in cui, per volume di gioco, il 3-0 sarebbe stato il risultato più giusto i viola si salvano con Gollini. Nella ripresa, dopo il gol di Barak, è proprio Barak a regalare l’azione del pareggio agli ospiti che escono tra gli applausi della Fiesole. Raccontare ogni azione sarebbe un esercizio stilistico, come raccontare una statistica che dovrebbe essere quella di un 5-2. Invece è un 1-1, brutto e amaro.