Commisso nel ‘The Wall of Fame’ dell’Istituto Italiano di Cultura a New York

Il Presidente Commisso è stato premiato ieri, a New York, dall’Istituto Italiano di Cultura di New York ed è entrato, per primo, a far parte del “The Wall of Fame”, il riconoscimento per emigranti ed italo-discendenti che, con i loro successi personali, rappresentano un vanto per tutta la comunità di italiani all’estero.

Queste alcune parole del Presidente Commisso: “Grazie per questo premio, sono davvero onorato. Vorrei ricordare mio padre, lui è stato prigioniero di guerra in Africa per cinque anni e questa è la cosa che mi ha dato in assoluto più forza nella mia vita, ogni volta che sono stato e sono in difficoltà, so che devo andare avanti perché, nonostante tutti i miei sacrifici, so che mio padre ne ha fatti molti più di me. L’ America è stata fondamentale per me ed ho avuto anche un po’ di fortuna. Sono arrivato fin qui, dall’Italia, con soli due strumenti, la fisarmonica ed un pallone da calcio. La laurea alla Columbia mi ha aperto le porte al mondo degli affari. Nel 1995 ho fondata la mia azienda Mediacom che ha avuto successo negli anni. Questa è davvero la terra delle opportunità.

Nella foto, da sinistra Luigi Liberti (comitato scientifico Orgoglio e Memoria), Fabrizio Di Michele (console Generale d’Italia a New York), Rocco Commisso (premiato nella hall of fame – ha ricevuto una scultura porta fortuna realizzata dal maestro Marco Ferrigno), Fabio Finotti (Direttore Istituto Italiano di Cultura di New York).

Dopo l’acquisto della Fiorentina, alcuni giornali, in Italia, non hanno fatto un ottimo lavoro. Ora capisco perché molti meridionali hanno dovuto lasciare l’Italia, perché i settentrionali, allora come oggi, hanno un pregiudizio nei nostri confronti. Ma, come detto prima, l’America è la terra delle opportunità e ci ha regalato la possibilità di realizzare qualcosa di grande ed infatti la maggior parte degli italoamericani viene dal sud.

Quando si è nel giusto e si ha ragione, bisogna andare avanti e combattere per i valori che i tuoi genitori ti hanno insegnato e vincerai. Anche se perdo una partita, ho vinto molto di più guadagnandomi il rispetto delle persone che sto aiutando.

La maggior parte della gente di Firenze è meravigliosa, ora ci stiamo preparando ad aprire il Viola Park che sarà un orgoglio per tutti”.