Un oscuro episodio ha gettato un’ombra sul mondo del calcio europeo quando, durante la gara di Conference al Franchi dello scorso 5 ottobre, un tifoso viola di 46 anni è stato aggredito da un nutrito gruppo di tifosi ospiti.
Questo è lo stendardo che porto in Fiesole dal ‘13 che ricorda 2 ragazzi morti troppo giovani, ieri appena salito sulla passerella mi hanno assalito 30 ultras ungheresi me l’hanno preso portato poi nel formaggino e bruciato. Zero tutele in casa nostra @Gimar69Marchini volevo tu⬇️ pic.twitter.com/VWdeznO2hl
— Puppe a pera (@ilnicchianti) October 6, 2023
Questi aggressori, senza pietà, gli hanno strappato uno striscione di valore inestimabile, contenente i nomi di due suoi amici, scomparsi prematuramente, i quali erano tifosi viola appassionati.
Durante il corso della partita, i tifosi ospiti del Ferencvaros hanno appiccato il fuoco allo striscione, utilizzando un fumogeno all’interno del settore riservato agli ospiti. In risposta a questa aggressione, la Digos fiorentina ha condotto un’indagine approfondita per identificare gli autori di entrambi i crimini, scrutando attentamente ogni dettaglio dei sistemi di videosorveglianza e le testimonianze dei presenti. Dopo mesi di indagini, i risultati finalmente emergono: sono stati individuati presunti autori dell’atto di rapina dello striscione e dell’incendio.
La Polizia di Stato ha scattato denunce nei confronti di almeno 10 tifosi ospiti, con età compresa tra i 22 e i 44 anni, per l’accusa di rapina in concorso. In un caso, un 35enne ungherese è stato denunciato anche per l’accusa di aver appiccato il fuoco all’interno dello stadio con materiali pirotecnici, un atto pericoloso durante una manifestazione sportiva.
Le altre persone coinvolte, 5 ungheresi e 5 polacchi, sembrano essere riconducibili alle tifoserie del Ferencvaros e del Wisla Cracovia, squadre gemellate. La Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Firenze sta ora lavorando su misure per il Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive) che saranno emessi nei prossimi giorni.
Nonostante le importanti svolte nelle indagini, la polizia continua a cercare eventuali altri partecipanti alla rapina dello striscione, nonché i responsabili di un’altra vicenda simile avvenuta in città poco prima della partita. Questo ennesimo evento solleva domande sull’incolumità dei tifosi e sull’etica sportiva, mettendo in evidenza la necessità di adottare misure più rigorose contro la violenza nel calcio. La comunità calcistica attende ora giustizia e un cambiamento nel modo in cui vengono affrontati tali comportamenti scorretti.