È la notizia che apre ufficialmente le prossime elezioni amministrative a Firenze. Come mai? Facile capirlo dagli ultimi eventi.
Il contesto
La Fiorentina e il Comune di Firenze sono attualmente coinvolti in un confronto acceso riguardo alla sede delle partite durante i lavori di riqualificazione dello stadio Franchi. La situazione è precipitata dopo l’assegnazione dei lavori di ristrutturazione a RTI Costituendo COBAR S.p.a. e SAC Società Appalti Costruzioni S.p.a. (per un importo netto di 90.039.618,356 euro, ndr).
La posizione di Joe Barone
L’annuncio ha scatenato una serie di dichiarazioni incrociate tra il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, e il Comune di Firenze. Barone ha espresso la sua frustrazione per la decisione di procedere con i lavori senza concedere alla Fiorentina il tempo di trovare una soluzione alternativa per disputare le partite casalinghe. Ha accusato il Comune di mancanza di rispetto nei confronti della squadra, della tifoseria e della città di Firenze.
Barone ha dichiarato: “Questa è una mancanza di rispetto verso la tifoseria, verso la città di Firenze e soprattutto verso la Fiorentina, perché abbiamo sempre chiesto di giocare qui al Franchi e quindi assegnare oggi i lavori significa costringere la Fiorentina a giocare fuori. Non è una bella cosa e quindi siamo molto arrabbiati e amareggiati.”
La Fiorentina, che aveva inizialmente proposto di partecipare finanziariamente ai lavori in cambio di una concessione prolungata dello stadio, ora si trova di fronte alla prospettiva di dover trovare una sede alternativa per le partite della prossima stagione. La notizia è giunta come uno shock per i tifosi e la società, che temono che giocare lontano da Firenze possa avere ripercussioni significative sul piano sportivo, economico e logistico.
La risposta dell’Amministrazione Comunale
Il Comune di Firenze ha risposto alle accuse di Barone definendo le sue parole una “grave mancanza di rispetto per le istituzioni”. L’amministrazione comunale ha sottolineato che ha sempre cercato di collaborare con la Fiorentina per trovare la soluzione migliore e ha invitato alla reciproca comprensione.
In risposta alle richieste di slittamento dei lavori, il Comune ha affermato che la soluzione ideale può ancora essere trovata con la volontà di tutte le parti coinvolte. Hanno sollecitato la collaborazione del governo, della Lega Calcio e della Figc per risolvere la situazione, sottolineando l’importanza del nuovo stadio Franchi per la città e il Paese.
Stadio, Bussolin (Capogruppo Lega):
“Infatti da Mercafir in poi tutte le opzioni avanzate da questa amministrazione sono state utili solo a perdere tempo e soldi. Una volta capito che Commisso voleva intervenire sul Franchi, Franceschini intervenne sbarrando la strada, la domanda è in aiuto di chi. Oggi pare si faccia lo stadio a strati, come una cipolla. Dopo anni Nardella non è stato in grado di offrire una alternativa alla Viola su dove giocare. Ha ragione Barone, quindi: far giocare la Fiorentina in zona è una priorità, il resto è secondario”.
Cosa accadrà?
La polemica continua, con i tifosi e gli appassionati di calcio che attendono con ansia sviluppi positivi per garantire che la Fiorentina possa continuare a giocare nella sua casa tradizionale durante la fase di ristrutturazione dello stadio Franchi. La questione è ora al centro dell’attenzione, poiché si discute su quale possa essere la sede temporanea per la prossima stagione e come garantire il minimo impatto possibile su una delle squadre di calcio più amate e storiche d’Italia.
Pingback: A Prato Fiorentina e UNICEF per consegnare i 'regali sospesi'