Friburgo, 135 minuti di test per Palladino: 2-2 finale

La Fiorentina ha pareggiato 2-2 nell’ultima amichevole prima dell’inizio della nuova stagione giocata contro il Friburgo all’Europa-Park.

Nell’ultima amichevole estiva prima dell’inizio della Serie A, la Fiorentina ha affrontato il Friburgo in una partita decisamente atipica, conclusa con un pareggio per 2-2 dopo ben 138 minuti di gioco, suddivisi in tre tempi da 45 minuti ciascuno.

Friburgo-Fiorentina

Nonostante il risultato finale, i segnali più interessanti sono emersi nella prima parte della sfida, con un undici iniziale che potrebbe essere quello scelto da Raffaele Palladino per la prima giornata di campionato.

Un buon avvio: l’intesa tra Kean e Colpani

La Fiorentina parte forte e al 10’ del primo tempo trova il vantaggio grazie a una splendida combinazione tra Colpani e Kean. Il centrocampista avvia l’azione, dialoga con i compagni e serve l’assist decisivo per il numero 9, che conclude con freddezza, siglando l’1-0. L’intesa tra i due giocatori offensivi è stata uno degli aspetti più positivi della gara, lasciando intravedere il tipo di gioco che Palladino vorrebbe replicare nella stagione imminente. Il primo tempo si chiude con un Fiorentina in controllo e un Friburgo pericoloso solo in sporadiche occasioni, soprattutto grazie alle iniziative di Adamu.

Il secondo tempo e i cambi: Dodo e Mandragora protagonisti

La ripresa vede l’ingresso di molti volti nuovi, ma è Dodo a prendersi la scena procurandosi un rigore al 26’, dopo un fallo di Gunter in area. Dal dischetto si presenta Mandragora, che non sbaglia e porta la Fiorentina sul 2-0. Nei minuti successivi, la Viola continua a creare occasioni, ma la solidità difensiva inizia a vacillare. Il Friburgo, infatti, approfitta di un’ingenuità difensiva e accorcia le distanze con Gregoritsch su rigore, concesso per un fallo di Ranieri.

Il calo di concentrazione nell’extralarge

Nel terzo tempo, quando ormai la squadra titolare era stata completamente rivoluzionata, il Friburgo trova il pareggio al 130’ con Philipp, sempre su calcio di rigore. Il risultato finale di 2-2 evidenzia un calo di concentrazione della Fiorentina, comprensibile data la natura sperimentale della gara e i numerosi cambi effettuati. Tuttavia, resta qualche preoccupazione per la tenuta difensiva e la gestione dei momenti chiave.

Tra formazione e mercato

Dalla partita emerge chiaramente che Palladino ha già in mente l’ossatura della squadra per l’esordio in Serie A. Il modulo 3-4-2-1 sembra ormai una certezza, con Kean terminale offensivo e Colpani e Sottil a supporto. In difesa, la presenza di Biraghi come centrale è dovuta all’assenza per squalifica di Ranieri, mentre a centrocampo spicca la presenza di Amrabat, nonostante sia dato in partenza. La scelta del tecnico di schierarlo titolare potrebbe essere letta come un messaggio di fiducia al giocatore, almeno finché sarà a disposizione.

Tra i giovani e le seconde linee, l’ingresso di Beltran, schierato come centravanti, rappresenta un ulteriore segnale tattico, suggerendo che l’argentino possa candidarsi come alternativa a Kean durante la stagione.

Gli highlights