Niente da dire, la sconfitta amaranto è meritata e senza appello. L’Arezzo esce senza punti dallo stadio intitolato a Bruno Nespoli, il portiere aretino tragicamente scomparso nel 1960, perdendo 1-0 contro l’Olbia.
Prima del fischio d’inizio, i presidenti Alessandro Marino e Guglielmo Manzo hanno reso omaggio proprio a Nespoli deponendo due mazzi di fiori accanto alla targa che lo ricorda.
Poco da dire sulla partita: Indiani schiera un 4-2-3-1 con Catanese e Settembrini come esterni atipici, ma il ritmo della partita è lento. La prima frazione di gioco è senza sussulti, ritmi troppo compassati e nessuna occasione da rete.
Dopo il riposo, al quarto, l’Olbia sblocca la partita con Dessena che sfrutta un respinta di Trombini. 1-0.
Poco dopo Gucci spreca un’occasione per l’Arezzo, mancando la coordinazione giusta. Per l’Olbia basta fare il minimo necessario, troppo poco l’Arezzo che anche dopo i cambi non cambia l’inerzia della partita.
Finisce 1-0, giusto così.