Continuando a ripercorrere alcune tappe significative di quella storia infinita che è il derby tra Carrarese e Spezia, siamo andati a pescare in quel di Genova l’indimenticabile Salvatore Mango. Un’esperienza breve, ma intensa la sua alla guida della Carrarese nella stagione 2009-10. La partenza in campionato non era stata affatto male, poi a novembre il sopraggiungere di problemi personali avevano costretto alle dimissioni il tecnico, che ora fa l’osservatore per il Genoa. Della sua gestione resta indelebile lo splendido derby di Coppa Italia vinto a La Spezia con un netto 3-0 il 26 agosto 2009 (reti di Trabace, Russo e Ferretti). I liguri presentavano parecchie seconde linee, ma i tifosi bianchi non digerirono quella roboante sconfitta, che di fatto segnò il destino di Attilio Lombardo, reo di aver sottovalutato l’impegno. Lo stesso mister lo ammise al momento delle sue dimissioni in ottobre: «Sento mugugnare fin dal mio arrivo. Credo che quel derby di Coppa perso con la Carrarese non mi sia mai stato perdonato» si sfogò Lombardo dopo aver lasciato l’incarico.
Il derby è così, conta tantissimo, sempre e comunque. Se ne rende conto chi ne ha vinto almeno uno sul campo e in questo club esclusivo entra di diritto anche Salvatore Mango. «Come descriverei una gara tra Carrarese e Spezia? Come intensità la paragono ad un Genoa-Sampdoria». Spiega l’allenatore genovese. «E’ una partita sentitissima proprio da tutti e per questo è ancora più bella. Il derby che ho vinto io, anche se era solo Coppa Italia, lo ricordo come una delle cose più belle della mia carriera. Al ritorno a Carrara trovammo un sacco di gente a festeggiare. Eravamo tutti felici. Fu una vera festa». L’ex mister ricorda quella partita come fosse ieri. «Coi ragazzi avevamo creato un gruppo meraviglioso. Infatti lasciai la squadra sesta in classifica. Come tutti sanno, poi dovetti andarmene per problemi personali e non fu colpa di nessuno. Era una squadra giovane, ma i ragazzi mi stavano dando grandissime soddisfazioni. Quella contro lo Spezia fu una gara speciale soprattutto per i nostri giocatori di Carrara; i giorni precedenti la sfida li vedevo concentrati al massimo: si era creata un’atmosfera particolare. Quella vittoria è un ricordo che porterò come me per tutta la vita. Lì da voi – continua Salvatore Mango – ho lasciato il cuore, sono rimasto molto affezionato alla città di Carrara. Ho trovato tante persone che mi hanno voluto bene. Sono rimasto affezionatissimo a quei colori e sono contento che la Carrarese sia tornata a prendersi le soddisfazioni che merita. Un pronostico per domenica? Difficile azzardarne uno. Sarà una partita aperta a qualsiasi risultato. Entrambe le squadre mi sembrano ben organizzate. Lo Spezia ha fatto una campagna acquisti importantissima. Loro sono una corazzata, nonostante la partenza così così. Anche la Carrarese però ha ottime qualità. Ha avuto l’intelligenza e la bravura di confermare il gruppo della promozione. E’ una regola d’oro: quando si vince si deve cambiare poco».
Il tabellino di Spezia-Carrarese 0-3
SPEZIA (4-4-2): Bertagna; Cintoi, Calzolaio, Salvalaggio, Baldini; Frateschi (1’st Capuano), Dura (1’st Del Padrone), Lollo, Ballani (1′ st Triglia); Lazzaro, Beretta. A disp: Mozzachiodi, Enow, Ronchetti, Ferdani. All. Lombardo.
CARRARESE (4-2-3-1): Giarnera; Volpini, Del Nero (31′ st Vincenzi), Vaira, Russo; Camilli, Falivena; Trabace, Torromino (7’st Bonfanti), Bigazzi; Granito (17′ st Ferretti). A disp: Dessena, Santella, Doretti, Bariti. All. Mango.
ARBITRO: il sig. Ruini di Reggio Emilia.
RETI: 17’ pt Trabace, 36’ st Russo, 46’ st Ferretti
NOTE: spettatori dichiarati 1351 di cui 317 giunti da Carrara. Terreno in pessime condizioni. In tribuna l’ex allenatore dello Spezia Antonio Soda e l’ex allenatore della Carrarese Rino Lavezzini.