Stefano Sottili (allenatore Carrarese): «Il rammarico è quello di giocare su un campo in condizioni pessime. Di sicuro chi viene allo stadio non è agevolato dalle condizioni del campo nel vedere qualche giocata di più palla a terra. E’ dall’anno scorso che i giocatori si lamentano, ma purtroppo non ci sono i materiali, come seme e concime, per migliorare la situazione. Questo campo ne avrebbe bisogno, considerando che non ci veniamo mai, che l’ultima partita qui era stata giocata 15 giorni fa eppure era in pessime condizioni. Questo è uno dei rammarichi. Visto che comunque ci alleniamo al campo della San Marco Avenza o a Luni, magari ci si potrebbe aspettare condizioni migliori». Il tecnico azzurro passa poi a parlare dell’occasione mancata, quando il Siracusa si trovava in nove uomini: «Loro erano rimasti senza due uomini, ma si stringevano bene e sono stati bravissimi. Noi potevamo solo cercare di mettere qualche pallone in più dall’esterno per sfruttare qualche situazione di palla sporca e qualche mischia. Non ci siamo riusciti, però sono estremamente soddisfatto della gara offerta dai ragazzi, del cuore che ci hanno messo contro una signora squadra. Il risultato era stato ripreso in parità numerica. Non siamo stati bravi a sfruttare la superiorità numerica. Il Siracusa? E’ una squadra costruita per vincere. Ha grandi giocatori e un’ottima organizzazione. Giocatori con gamba e di qualità. Noi ce la siamo giocata alla pari. E’ un periodo dove per capitalizzare le nostre occasioni ce ne serve qualcuna di più e invece paghiamo subito una o due occasioni concesse. Comunque io sono molto contento di quello dato dai ragazzi, sia come generosità che come qualità del gioco, considerando le condizioni del campo».
Sacha Cori (attaccante Carrarese): «Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile, perché il Siracusa è un avversario che ambisce a vincere il campionato, ma credo che ce la siamo giocata alla pari. Nei primi venti minuti ci hanno messo un po’ in difficoltà, ma nel secondo tempo, ben prima delle due espulsioni, abbiamo creato diverse palle gol, meritando almeno il pareggio. Forse ai punti avremmo vinto noi, ma l’importante è dare continuità e muovere la classifica. Il mio gol? Antonio (Gaeta ndc) è stato furbo a dare la palla subito a Diego (Vannucci ndc) che ha messo in cross invitante. Io ho visto il portiere in ritardo, ci ho creduto, e ho scaraventato con rabbia la palla in rete. Peccato poi non essere riusciti a portare a casa l’intera posta in palio, ma loro si sono difesi davvero bene, lasciandoci pochi spazi. Magari qualche pallone potevamo gestirlo meglio, ma va bene così. Questa squadra ci mette sempre grinta e carattere e questa è la cosa fondamentale».
Fabrizio Anzalone (difensore Carrarese): Il capitano azzurro racconta il momento del rigore per il Siracusa: «Fofana è stato furbo a tirarmi giù, l’arbitro forse un po’ coperto ha visto un mio fallo e pace. Poi credo che Nocchi abbia pure salvato il rigore, ma il guardalinee ha visto in modo diverso. Il Siracusa, come nelle previsioni, si è dimostrato un avversario compatto e nei primi minuti ci ha messo un po’ in difficoltà, ma stavamo comunque reagendo. Peccato per quel rigore, perché ha inevitabilmente condizionato la partita. Loro poi hanno fatto la loro prestazione, ma con la grinta che ci contraddistingue abbiamo acciuffato il pareggio. Forse si poteva fare di più, ma non dimentichiamo che in campo c’è pure l’avversario e in questo caso il Siracusa si è chiuso veramente bene».