Uno Stefano Sottili a tutto campo. Non avendo potuto parlare domenica dopo la bella prova della sua squadra per via della squalifica, ieri siamo andati a sentire il mister della Carrarese. Ne è venuta fuori un’intervista a tutto tondo sul momento degli azzurri, dove, clamoroso, per la prima volta il tecnico si è lasciato sfuggire la parolina magica “playoff”.
Mister, partiamo dallo 0-0 contro il Barletta. Un pareggio da valutare in maniera completamente diversa da quello di Salò.
«Senza ombra di dubbio. A Salò avevamo fatto bene due terzi di gara, poi nel finale il Feralpi è tornato di gran carriera. Attenzione, stiamo parlando di un’ottima squadra, ma per quello visto sul campo fino a 20-25 minuti dalla fine, meritavamo noi di vincere. Degli ultimi sei pareggi gli unici che veramente non mi vanno giù sono quello di Prato e quello di Salò, dove non siamo riusciti a gestire il doppio vantaggio. Il resto, invece, ci può stare, anche perché quello che vale per noi vale anche per gli altri. Questo è il campionato dei rimpianti, perché un po’ tutte le squadre hanno lasciato per strada punti importanti. Lo testimonia una classifica ancora estremamente equilibrata. Noi dobbiamo rimanere sempre attaccati al pezzo. Il nostro obiettivo deve essere quello di continuare a crescere e, in ordine cronologico, raggiungere la salvezza. Una volta salvi, se ci saranno ancora giornate da giocare, allora punteremo all’obiettivo successivo che sono i playoff».
Resta da capire il motivo di così tanti recuperi subiti nel finale, semplice stanchezza o cali mentali?
«E’ un problema di gestione nella fase di forcing avversario. Lì dobbiamo migliorare ancora, ma non c’è nessun calo fisico. La squadra sta bene atleticamente».
Abbiamo saputo che quella pre-Barletta è stata una settimana di confronti all’interno dello spogliatoio: sono serviti?
«E’ una cosa normale. I confronti, pur che siano costruttivi, fanno sempre bene. In noi c’era tanto rammarico per quello che la squadra aveva fatto a Salò. Detto questo, ribadisco che sono estremamente soddisfatto per quello che questo gruppo sta facendo. Se ad inizio stagione mi avessero detto che dopo sedici giornate avremmo avuto 24 punti in classifica, avrei firmato col sangue senza indugio».
Effettivamente ricordo quest’estate le sue preoccupazioni dopo l’uscita dei gironi. Il campionato domenica dopo domenica si sta confermando difficilissimo e ricco di squadre costruite per vincere.
«E con l’aggiunta di tre sorprese importanti che sono Portogruaro, Trapani e la Carrarese. Nell’elenco non ci metto la Virtus Lanciano, perché comunque è una squadra con un organico composto in partenza da parecchi elementi esperti e molto validi per la categoria».
Non solo lei, ma quasi tutti gli addetti ai lavori vi indicano come la rivelazione del girone.
«Certe valutazioni vanno date in base agli organici, alle rose e ai risultati. La cosa strana è che a questa squadra arrivano pochi elogi da parte di Carrara, mentre sento tantissimi complimenti da fuori, dagli addetti ai lavori e dagli avversari. Non bisogna mai perdere di vista quelli che sono i nostri obiettivi. Non dimentichiamo che la Carrarese è composta da tanti giovani, parecchi alla prima esperienza in C1, e con un organico ridotto. Bisognerebbe chiedersi quanto sono cresciuti questi ragazzi dall’anno scorso ad oggi. Ad esempio quanto è cresciuto Cori? Quanto Vannucci? Quanto Nocchi? Quanto Piccini, che all’inizio aveva qualche difficoltà nella fase difensiva? Gli stessi Orlandi e Giovinco rispetto all’anno scorso sono diventati titolari fissi. Questa squadra è cresciuta, divenendo più forte con gli innesti di due giovani importanti ed un centrocampista esperto come Pacciardi».
A proposito di giovani importanti, perché col Barletta non s’è visto Taddei?
«Scelta tecnica. Non ero contento di quello che aveva dato a Salò».
Una nota di merito se la merita tutta capitan Anzalone. La sua prova a sinistra è stata encomiabile.
«Estremamente positiva per applicazione e rendimento. Ha fatto un’ottima gara in entrambe le fasi, non concedendo nulla ad avversari che avevano più gamba di lui. Se sarà una soluzione da ripetere? Dipende dalle squadre che dovremo affrontare. Per la fascia sinistra esistono anche altre alternative».
Rimaniamo in difesa: peccato non vedere tra i titolari fissi un Pasini così forte.
«E chi l’ha detto che non lo vedremo più spesso in futuro? Pasini è un ragazzo che stimo tantissimo, non solo perché si comporta da vero professionista, ma anche per il suo equilibrio mentale che non è da ragazzo di 20 anni, ma da giocatore molto più navigato».
Che belle parole.
«Il ragazzo le ha già sentite. Gliel’ho dette anche nello spogliatoio di fronte a tutti».
Torniamo alla gara col Barletta; quella è la Carrarese che vuole?
«Sono contento, ma mi aspettavo ancora qualcosa di più. Abbiamo concesso troppe volte il fianco agli avversari. Non è un caso se il Barletta è più forte in trasferta che in casa. Loro diventano temibili quando hanno spazi e noi ne abbiamo concessi un po’ troppi. Per il resto abbiamo giocato una gran bella partita contro una squadra costruita per vincere il campionato».
Pullman gratuito per Crema. Ricordiamo che lo sponsor Alioto Group del signor Giancarlo Alioto metterà gratuitamente a disposizione dei tifosi azzurri un pullman in occasione della trasferta di Crema del 18 dicembre p.v. E’ necessario confermare la propria prenotazione entro e non oltre venerdì 16 dicembre. Si ricorda che affinché il pullman sia organizzato, sono necessarie almeno 40 prenotazioni. Per tutte le informazioni e per confermare la propria presenza, potete contattare il numero 392-8293137, oppure consultare il sito Internet www.gradinatabaffo.it.
Mercato. Davide Vita all’Ac Lucchese in Eccellenza? Carrarese e Lucchese starebbero trattando, anche se la notizia è stata smentita dagli ambienti di piazza Vittorio Veneto.
Giudice Sportivo. La Carrarese è stata multataperché domenica scorsa «propri sostenitori, durante la gara, lanciavano sul terreno di gioco in direzione di un assistente arbitrale due bottigliette d’acqua semipiene, senza colpire».