Salvezza a tutti i costi. Con questa mission si presenta alla piazza di Carrara il nuovo allenatore della Carrarese Nello Di Costanzo. In poche battute il tecnico ha delineato le caratteristiche principali che caratterizzeranno la sua Carrarese: una squadra grintosa, compatta soprattutto a centrocampo, corta nei reparti, incentrata probabilmente sul 4-4-2 e soprattutto agguerrita, perché il cammino da fare è lungo e tutto in salita.
Di Costanzo prima di tutto però si è soffermato su Carlo Sabatini: «Vorrei riconoscere il lavoro del mio predecessore. Una persona degna di rispetto, un grande professionista. E’ sempre un po’ antipatico subentrare soprattutto a delle persone serie come lui. Sicuramente avrà fatto un ottimo lavoro, purtroppo non confermato dai risultati. Detto questo io porterò la mia filosofia. Cercherò di trasmettere alla squadra l’atteggiamento di chi si deve salvare a tutti i costi. Questo è quello che io intendo per la famosa “scossa”, quando si cambiano gli allenatori. Se fino a ieri si pensava di essere bravini e potersi divertire, oggi dico che, si, bisogna mantenere un certo piacere nel giocare, ma soprattutto dovremo affrontare ogni domenica col coltello fra i denti. Questo è l’ingrediente principale, il messaggio da far passare, che potrà permettere alla Carrarese di salvarsi». Di Costanzo tocca l’ipotesi di possibili interventi sulla rosa azzurra. «Ci potrebbe stare, una volta che avrò valutato in modo ponderato le caratteristiche di ogni giocatori sotto l’aspetto tecnico-tattico, ma soprattutto caratteriale. Qui c’è anche un bilancio da salvaguardare e giustamente si punta sui giovani, ma da contraltare c’è il fatto che molti giovani spesso non hanno ancora quel carattere già consolidato di cui a volte ha bisogno una squadra che si deve salvare. Il nostro intendo sarà quindi quello di intervenire soprattutto con giocatori di un certo tipo, al di la delle considerazioni tecnico-tattiche. Nell’arco di una settimana cercherò di inquadrare la situazione. E quello che si può fare, fatto salvo il bilancio, sarà fatto. Da qui a gennaio c’è molto tempo per fare delle valutazioni, cercando di avvicinare l’organigramma della squadra alla mia mentalità e filosofia di gioco. Abbiamo la possibilità di far passare anche questo messaggio psicologico ai giocatori: ora sono tutti in discussione. Sono tutti da riconsiderare e valutare nel tempo. Se saranno da Carrarese, rimarranno qui, altrimenti ci potrà essere qualche avvicendamento: questo deve essere chiaro, perché abbiamo l’obiettivo di salvarci in tutte le maniere». Di Costanzo parla anche del suo modulo di riferimento: «Il 4-4-2 è quello che prediligo e ritengo possa essere più utile per un obiettivo di questo tipo. Dobbiamo creare un sistema di gioco che sia basato sulla compattezza, al di là dei numeri. Il mio intento sarà quello di compattare la squadra, far stare vicini i reparti ed i giocatori. Se in questo momento i ragazzi hanno qualche preoccupazione, un po’ di sfiducia o non si sentono sicuri, il fatto di tenerli vicini e compatti può favorirli, perché si potranno aiutare a vicenda: questa è la mia soluzione di gioco. Cercheremo di lavorare in base alle caratteristiche dei giocatori, poi pian piano farò di tutto perché questa squadra possa esprimere la mia filosofia di gioco, soprattutto in relazione all’obiettivo che ci proponiamo. L’obiettivo non può che essere quello della salvezza e per noi sarà un campionato travagliato, molto impegnativo, in cui se tutti rimarremo più uniti, anche a centrocampo, questo traguardo si potrà raggiungere più facilmente, rispetto ad una squadra sfilacciata o giocherellona in mezzo al campo. Cercherò di trasmettere il pragmatismo, la concretezza. Lascerò poco spazio all’estetica a favore del “giocare bene”: cioè interpretare la partita, rimanere quadrati, compatti e lasciare poco spazio all’avversario». Nello Di Costanzo, che domani pomeriggio in occasione della gara di Coppa Italia contro la Reggiana (ore 15) rimarrà in tribuna, ha firmato un contratto di un anno, più un secondo anno in caso di salvezza acquisita.
Al fianco del nuovo mister, siede il direttore sportivo Sandro Federico: «Di Costanzo è un allenatore con una grande esperienza ed è l’uomo di cui la Carrarese aveva bisogno in questo momento. Cercavamo e abbiamo trovato un tecnico che conoscesse la categoria, questo girone, che fosse abituato a questo tipo di difficoltà. Con lui riteniamo di aver fatto la scelta giusta. Abbiamo ritardato di un giorno l’annuncio di Nello proprio perché questo rappresentava un passaggio fondamentale della stagione. Dopo cinque sconfitte dovevamo valutare attentamente tutti i particolari». Federico fa un piccolo inciso: «Ci tengo a precisare che per quanto riguarda gli aspetti tecnici, sono io l’unico responsabile, mentre tutto ciò che riguarda gli aspetti personali sono di competenza di Cristiano Bottici. Quindi non vedo il motivo per cui ci possano essere dubbi od incertezze su tutto ciò che riguarda la società e alcune questioni tecniche. Questa società ha tutto per andare avanti e gestire l’impegno in Lega Pro. Abbiamo scelto Di Costanzo, perché la riteniamo persona validissima. Mi prendo questa responsabilità, perché credo nelle qualità del tecnico e dell’uomo. Ha un profilo alto ed ha un curriculum che parla da solo. Lui è un top tecnico e credo ciecamente nel suo aiuto».
Interviene anche il consigliere amministrazione Cristiano Bottici: «Le colpe di questa situazione non sono tutte dello staff tecnico e siamo convinti che le scelte dei giocatori possano dare ancora almeno un risultato minimo, che è quello della salvezza. In quest’ottica la scelta del direttore su Di Costanzo è chiaramente condivisa da tutta la società, ma è una scelta della parte tecnica che noi appoggiamo in tutto e per tutto». Bottici parla di Sabatini: «Si è preso tutte le colpe e se ne è andato da signore. Ora ripartiamo con un progetto nuovo e speriamo che il nuovo mister riesca a dare la giusta svolta per la squadra».