«Basta con questi arbitraggi». Ci va giù duro il ds Sandro Federico, intervenuto sulle pagine de Il Tirreno dopo il pareggio in rimonta della sua Carrarese contro il Gubbio. Nel mirino del direttore c’è l’espulsione di Benassi arrivata al 37′ del secondo tempo, ma anche altri episodi.
«L’arbitro – racconta stizzito il dirigente azzurro – aveva già in mano il cartellino rosso prima di dare il giallo a Benassi per un fallo inutile, con l’avversario che andava verso la linea laterale a metà campo, in un momento cruciale della partita».
Quindi un rosso troppo fiscale secondo lei?
«Assolutamente, ma ci sono stati tanti altri piccoli episodi dove capisci che c’è un certo atteggiamento, forse perché siamo ultimi. Non è che siccome siamo lì a lottare, allora ogni domenica dobbiamo subire certe situazioni. Penso alla punizione a fine primo tempo. La posizione era pericolosa, stavamo per batterla, ma l’arbitro ci ha fermati. Stessa cosa all’ultimo secondo della ripresa: calcio d’angolo per noi con tutta la squadra in area per rimontare, e l’arbitro ha fischiato la fine senza permetterci di giocare. Gli episodi non riguardano solo quest’ultima domenica. Ormai assistiamo dall’inizio a certe cose. Per carità, tante volte è colpa nostra, però altre no, come la prima espulsione di Benassi con l’Avellino, o l’espulsione di Lanzoni col Viareggio. Tanti episodi dove siamo stati oltremodo penalizzati. Non vorrei che ci fosse veramente un atteggiamento particolare nei nostri confronti perché siamo ultimi in classifica. Dopo dodici giornate ne abbiamo subite già abbastanza. Vogliamo essere trattati normalmente. Vogliamo che ci sia equità, per giunta in un girone così difficile, ora che entriamo nel vivo della stagione».
Direttore, passiamo alla partita: l’approccio iniziale della squadra era stato convincente, poi col passare dei minuti il Gubbio ha preso in mano il pallino del gioco, conquistando metri preziosi ed arrivando a segnare due gol. A quel punto i rossoblu hanno abbassato il ritmo e contemporaneamente la Carrarese è uscita fuori con le armi che sta dimostrando di possedere da almeno tre giornate. Da questa reazione è sfociato il 2-2 finale. Concorda con questa disamina, e soprattutto si poteva fare qualcosa di più?
«E’ stata una partita strana, difficile da spiegare e interpretare». commenta Federico. «La considerazione più importante è che possiamo confermare ciò che si diceva la scorsa settimana: finalmente siamo diventati una squadra; una squadra che lotta, che reagisce. Andare sotto di due reti contro un Gubbio, che sa difendersi molto bene, e riuscire a recuperare l’incontro è un altro segnale positivo. Adesso dobbiamo solo continuare su questa linea che ci porterà lontano, su questo non ci sono dubbi. Per il resto analizzare questa partita è complicato, perché a volte siamo stati meno bravi e altre volte molto più bravi del nostro avversario. Una partita che addirittura alla fine si poteva vincere».