Mister Nello Di Costanzo ha sorpreso un po’ tutti, presentando un 4-2-3-1 di partenza con tante novità: Margiotta a sinistra, Venitucci trequartista, Ciciretti mediano e la decisione di tenere in panchina Malatesta e Mancuso, con Makinwa unica punta centrale.
Da cosa sono dipese queste valutazioni? «Ci sono tre considerazioni – spiega il tecnico – Prima di tutto abbiamo cercato di riproporre un po’ l’atteggiamento tattico del finale di partita di domenica scorsa. Poi qualcuno più ispirato, che ce la mette tutta durante gli allenamenti, è giusto tenerlo in considerazione per la domenica, altrimenti è tutto scontato. E’ giusto che si tenga come parametro di riferimento anche il modo di allenarsi. Terzo ed ultimo motivo, in panchina bisogna avere qualche attaccante vero per utilizzarlo quando c’è bisogno. Domenica scorsa non ce li avevamo. Questa volta invece ne avevamo due, Malatesta e Mancuso che hanno dato un grande contributo quando sono stati chiamati in causa, entrando a partita in corsa. Chissà, forse giocando dall’inizio, non avrebbero influito sulla partita in maniera così importante». Pareggio giusto? «Complessivamente sì, anche se forse noi abbiamo fatto qualcosina di più. Ci sono stati dei momenti in cui abbiamo prevalso. A sprazzi c’è stato il giusto entusiasmo sia in campo che sugli spalti, grazie a questa energia che mettevamo in campo. Abbiamo cercato di alzare il baricentro e fare la partita, però a sprazzi. Abbiamo alternato anche momenti di difficoltà nei quali il Catanzaro riusciva a sfruttare i suoi ottimi palleggiatori e in qualche occasione hanno cercato di tenere palla e addormentare la partita. E’ stata la Carrarese a cercare di fare un pochino di più la partita. Però alla fine il 2-2 è giusto». Peccato per i due gol subiti con difesa schierata e i due marcatori avversari liberi a un metro dalla nostra porta. «E’ vero. E’ un grosso rammarico, perché prendiamo gol per ingenuità. In linea di massima siamo compatti, generosi, andiamo a difendere in tanti, però ci sono dei momenti in cui concediamo qualche metro e gli avversari non ci perdonano. Faccio autocritica per questo, però non dimentichiamoci del grosso lavoro fatto per gran parte della partita da questa Carrarese, che schierava quattro under in campo e tre in panchina a fronte del Catanzaro che metteva solo un under. I problemi ci sono, ma nonostante tutto non ci siamo arresi. In settimana rivedremo le immagini delle azioni». Ora siete arrivati a sei gol subiti in tre gare. «Ci dispiace per questo e lavoreremo su questo aspetto, ma guardiamo anche le cose positive. Abbiamo pure segnato sei gol in tre partite. Anche oggi abbiamo fatto due gol in recupero. Andare sotto in superiorità numerica è deleterio, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Però la squadra merita i complimenti per aver trovato le energie sufficienti a raggiungere il pareggio, dopo aver speso tanto su campo pesante. Per fortuna quel gol non ci ha tagliato le gambe. In classifica se non altro abbiamo raggiunto il Barletta e domenica ci attende lo scontro diretto contro di loro».
Stephen Makinwa: «Abbiamo giocato male nel primo tempo – afferma Makinwa – in cui abbiamo concesso il gol agli avversari e in cui facevamo fatica a giocare il pallone. Nella seconda frazione la squadra invece ha giocato meglio, ci siamo sistemati in maniera adeguata e così è arrivato il mio gol. Poi è stato davvero un peccato andare in svantaggio in superiorità numerica, ma nel finale siamo stati bravi a riprenderla con il cuore. Il gol? A livello personale certamente è molto importante e i miei gol sono importanti anche per la squadra, ma prima di tutto vengono i risultati e ora bisogna cominciare a vincere. Domenica c’è uno scontro diretto molto importante contro il Barletta dove dovremo fare bene. Bisognerà certamente dare tutto, come abbiamo fatto nel secondo tempo, dove abbiamo lottato riprendendo il pareggio più volte. Sara’ uno scontro diretto per la salvezza e non possiamo sbagliare».
Leonardo Mancuso: «La squadra è stata brava a riprendere la partita in due occasioni. Volevamo fare bene, ce l’abbiamo messa tutta e siamo stati bravi a crederci. Un peccato però è stato prendere gol in superiorità numerica perché lì credevamo che la partita fosse in mano nostra e c’era la sensazione che potevamo vincere. Ma l’importante è restare vivi e aver raggiunto il Barletta in classifica è molto importante. Domenica prossima infatti andremo a giocare in casa loro in quello che è a tutti gli effetti uno scontro diretto. Dovremo essere bravi e mettere in campo voglia e cuore. Io credo che stiamo migliorando nettamente e abbiamo tutte le carte in regola per cambiare la nostra stagione. Il mio gol? E’ stato bravo Simone Malatesta a farmi la sponda. Sono contentissimo, ma prima dei miei gol viene la squadra. E’ il primo anno che gioco in C1 e a livello personale non mi posso lamentare di come sta andando. Ma prima viene la salvezza della Carrarese, perché è troppo importante. I miei gol come quelli dei miei compagni dovranno servire proprio a questo».
Nicola Corrent: «Più deluso per non aver sfruttato la superiorità numerica o più soddisfatto per aver riacciuffato due volte il Catanzaro? Diciamo un po’ entrambe le cose. Alla fine la partita potevamo giocarcela per come si era messa. Forse potevamo essere più bravi a sfruttare l’uomo in più, ma c’è da dire che dopo il loro 2-1 non era semplicissimo a livello emotivo andarli a riprendere. C’è rammarico, perché era una partita che potevamo conquistare, ma bisogna anche cogliere le note positive che sono parecchie». Sicuramente bisognerà migliorare la fase difensiva ed evitare di prendere certi gol. «Tutti i gol nascono da qualche errore, però quelli di oggi erano evitabili. E’ evidente che non si può sempre andare sotto e rincorrere, perché così diventa troppo difficile. Obiettivamente da tre partite riusciamo a segnare sempre due reti, ma a livello difensivo dobbiamo essere più accorti. Eppure in settimana lavoriamo molto su questi aspetti. Il mister si raccomanda mille volte di prestare attenzione a concedere il meno possibile. E’ impensabile non concedere mai occasioni agli avversari, però c’è modo e modo». Soprattutto il gol di Fioretti è apparso troppo facile per il Catanzaro. «Sembrava uno schema d’allenamento. Effettivamente è stato un po’ troppo facile». Per lo meno avete raggiunto il Barletta e andate allo scontro diretto di domenica alla pari. «E’ una cosa importante. Ci permette di vedere il bicchiere mezzo pieno. Quando si è ultimi non è mai semplice, ma bisogna cercare di trovare tutti gli aspetti positivi. La squadra non perde da tre partite, e abbiamo fatte due rimonte contro Gubbio e Catanzaro. Siamo andati a fare risultato su un campo difficile come Andria. Vuol dire che siamo vivi e non abbiamo voglia di mollare. Questo è fondamentale»