Ivo Iaconi è costretto a commentare una sconfitta della Carrarese impensabile a fine primo tempo. Dopo quarantacinque minuti ottimi gli azzurri hanno buttato via tre punti d’oro. Pessima gestione del vantaggio, ma soprattutto pessima gestione delle due occasioni che hanno portato alle reti biancorosse. A rendere meno amara la giornata è stata la sconfitta contro il Catanzaro del Sorrento che rimane a -3 della Carrarese.
«Più dei risultati sugli altri campi, a noi deve interessare la nostra partita». Dichiara Iaconi. «Un incontro per larghi tratti giocato bene, ma che alla fine abbiamo consegnato ai nostri avversari con un comportamento troppo passivo e nemmeno combattivo, il che mi preoccupa. Non si può perdere una partita in questo modo».
Il messaggio è forte e chiaro, specialmente se alla fine la squadra dovesse riuscire ad approdare ai playout. E’ vero che gli spareggi sono una storia a se; si azzera tutto e che non conta ciò che è stato fatto nel corso della stagione, ma sono partite che si decidono nei dettagli e nelle quali subire gol in casa pesa tantissimo.
«I playout sono un traguardo ancora da conquistare e abbiamo ancora due partite di fronte a noi. Abbiamo bisogno di essere più coraggiosi quando si va in campo, soprattutto in casa: un aspetto che sta diventando un peso troppo grande. Abbiamo fatto bene per un tempo, bene l’inizio della ripresa, abbiamo colpito un palo, però quei due gol subiti mi lasciano shoccato dopo il tanto lavoro fatto e dopo che la squadra si era comportata bene. Penso che oggi la squadra, da quando sono arrivato, abbia fatto vedere il suo miglior primo tempo. Ha giocato bene, ha creato occasioni rimanendo lucida, ma questo non vale niente se dopo in dieci minuti subiamo gol dai nostri avversari e non abbiamo la capacità di reazione che serve sempre».
Ora vi attende la trasferta a Nocera Inferiore.
«Non abbiamo altre strade. Dobbiamo fare una grande partita a Nocera e sperare di annullare il gap di 30 punti che ci dividono dalla Nocerina, forse la miglior squadra del nostro campionato».
Quali errori sono stati commessi nelle occasioni dei due gol del Barletta?
«Non abbiamo affrontato gli avversari. Li abbiamo fatti avanzare troppo verso l’area. Per la paura di farci superare li abbiamo portati troppo vicini alla porta e da quelle posizioni si può far gol. Ovviamente il Barletta è stata brava a segnare».
L’impressione è che in quella fase la squadra si sia allungata troppo.
«Si, ci può stare, soprattutto nell’occasione del primo gol, quando abbiamo perso palla. Secondo me è un difetto che abbiamo. Quando andiamo in vantaggio, tendiamo a giocare col freno a mano tirato. La squadra non accompagna l’azione e mentre attacca si allunga».
Assente Piscitelli, la necessità di dover schierare due under di movimento è stato un problema?
«No. Le scelte di oggi sono state tutte mie indipendentemente dal discorso under. Ho confermato la formazione che aveva vinto a Catanzaro. Corrent veniva da un infortunio e non mi garantiva la piena affidabilità nei novanta minuti. Ciciretti è un ragazzo in crescita e ho voluto puntare sulla squadra che aveva fatto bene».