Dopo la retrocessione anche un deferimento. Non è certamente un momento magico per la Carrarese. La notizia è uscita ieri pomeriggio: il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale i legali rappresentanti pro-tempore della Carrarese, Andrea Borghini, Lorenzo Trombella e Cristiano Bottici, “per aver utilizzato il conto corrente bancario dedicato esclusivamente al pagamento degli emolumenti, ritenute Irpef e contributi Inps dovuti ai propri tesserati, per finalità diverse”. Oltre alla Carrarese Calcio deferite con identica motivazione anche Foligno e Catanzaro. Innegabile lo shock iniziale, visto che non è mai bello leggere la parola “deferimento”, per fortuna il fulmine a ciel sereno si è ben presto sgonfiato. Proviamo a spiegare: da un paio di anni la Lega ha istituito un “conto discreto” al posto delle liberatorie. Questo conto è finalizzato ai pagamenti degli stipendi di calciatori, allenatori, preparatori atletici e tutti coloro che sono inquadrati nella Figc, dei versamenti agli enti previdenziali e delle tasse erariali. La Covisoc vi accede e controlla che i pagamenti siano stati effettuati in maniera regolamentare.
Il problema nasce dal fatto che la Carrarese a gennaio ha effettuato il pagamento di una piccola bolletta (probabilmente telefonica) attraverso quel conto. E’ tutta una questione di interpretazioni. Secondo la Carrarese la cosa si può fare, perché il regolamento dice che gli emolumenti per i tesserati devono partire esclusivamente da quel conto, ma non c’è scritto che da quel conto non possano partire eventuali altri pagamenti. Ovviamente di tutt’altro parere è la Procura Federale.
«Il deferimento è avviato e noi ci difenderemo» ha dichiarato il presidente Trombella. Comunque il peccato (se di peccato si tratta) è veniale. La Carrarese rischia al massimo una multa; niente a che fare quindi con illeciti sportivi, penalizzazioni e via dicendo. Inoltre anche in caso di condanna la Carrarese non sarebbe esclusa da possibili ripescaggi in C1: opzione negata solamente alle società che abbiano subito sanzioni per illecito sportivo da scontarsi nella stagione 2012-13.