Ninni Corda allenatore del Savona, sanguigno come al solito, tira le orecchie ai suoi uomini nonostante il roboante 4-1 messo a segno in casa della Carrarese.«Stiamo lavorando benissimo, bene il risultato, ma non c’è piaciuto l’atteggiamento della squadra nonostante il 4-1. In difesa abbiamo avuto qualche difficoltà in tutto il reparto. Col mio assistente Mattu ci siamo imbufaliti con la squadra per il gol subito nel finire del primo tempo. Non si può prendere un gol così da dilettanti. Abbiamo permesso di riaprire una partita che ormai era chiusa. Loro sono andati nell’intervallo sotto di 2-1, uno svantaggio che la Carrarese poteva gestire meglio e questo gli ha ridato forza. Devo dire la verità, la Carrarese mi è parsa una squadra che non ha mollato mai neanche sotto di 3-1, poi naturalmente in nove contro undici per loro è diventato tutto più difficile. Sinceramene tutta questa crisi della Carrarese io non l’ho vista. Diciamo che l’ambiente italiano è bravo a complicare le cose. Magari dopo tre giornate si parla già di cambi di allenatori e direttori. Non è bello lavorare così. In Inghilterra agli allenatori si fanno contratti anche si sei-otto anni. Da noi se uno dopo tre giornate fa un punto è già a rischio: mi sembra di stare su Scherzi a Parte. Approfitto di dire questo in un momento in cui noi stiamo facendo molto bene. Alle spalle abbiamo una società molto seria. Noi lavoriamo in una maniera differente rispetto a come si fa in Italia: noi come staff tecnico prendiamo molte responsabilità nella costruzione della squadra. Purtroppo qui in Italia se si perdono due partite, si è a rischio. Si va sul pesante sugli allenatori, direttori e presidenti. Gli unici che non pagano mai sono i giocatori. C’è sempre questo luogo comune che venti giocatori non si possono cambiare. Però non potranno essere tutti e venti a fare male, al massimo tre o quattro giocatori: ecco questi che fanno male si prendono e si mandano a girare per il campo. Bisogna cambiare questa mentalità, altrimenti troviamo delle grosse difficoltà».
Tornando al Savona, il tecnico concederà un riposo supplementare alla squadra: «Ora, come promesso, concederò riposo alla squadra fino a giovedì. C’era una tabella di marcia: in caso di sconfitta avremmo ripreso martedì, con un pareggio mercoledì e con una vittoria giovedì. Ho premiato i giocatori, perché se lo sono meritati».
Cesarini poteva risparmiarsi quella sceneggiata sotto la tribuna dopo il gol.
«Se togliamo anche la bellezza delle rivalità nel calcio…».
E’ anche una questione di ordine pubblico.
«Ma quale ordine pubblico. Allo stadio vedo che ci sono sempre cento poliziotti e cento carabinieri e vengono pagati per fare il loro mestiere».