14 gol subiti nelle ultime 4 partite. Un dato sempre più allarmante quello dei gol subiti dalla difesa della Carrarese. Dopo questo 2-4 contro il Vicenza in totale la retroguardia azzurra è stata battuta 34 volte in 18 giornate. Serve un netto cambio di tendenza. Lo sa lo sa la società, lo sanno i giocatori e lo sa mister Gian Marco Remondina che nel corso di una conferenza stampa particolarmente lunga ha ripetuto quasi allo sfinimento quello che è divenuta più che mai la priorità della Carrarese: irrobustire la fase difensiva, chiudere gli spazi e smetterla di regalare gol facili agli avversari. Remondina lo ribadisce fino alla noia, quasi per stamparlo ben chiaro nella testa dei suoi calciatori. «Non si può prendere sempre almeno due gol facili». Commenta Remondina. «Il nostro problema è quello di subire gol troppo facilmente. A dure la verità è un mese che sto dicendo questo. Ai giocatori non c’è da dire niente sotto il profilo dell’impegno. Bisogna solamente trovare tutti insieme la soluzione per riuscire a prendere meno gol. Dobbiamo trovare più solidità. Sia nel primo che nel secondo tempo la squadra ha dato tutto quello che poteva dare. Forse abbiamo creato più occasioni che in passato. Abbiamo colpito un palo. Siamo andati vicini al 3-4 tante volte. Però la priorità è quella di riuscire a dare più equilibrio alla squadra, trovare soluzioni per non prender più così tanti gol. Dipende tutto da quello. Ovviamente c’è da dire che oggi (ieri per chi legge ndc) abbiamo affrontato una squadra che contava otto giocatori provenienti dalla serie B. Il Vicenza è una squadra forte e importante. Non dimenticate però che abbiamo incominciato un movimento di mercato che ci sta portando a coprire quelle mancanze che abbiamo rilevato. Avevo chiesto un mese di tempo di tempo per capire quali erano i problemi e adesso stiamo ponendo rimedio ai problemi». Fa bene il mister a indicare la strada. Questo è il momento di trovare le soluzioni, anche attraverso il mercato. Qualcuno arriverà, qualcuno dovrà andar via, chi in prestito per giocare e farsi le ossa. Resta poi da capire la situazione di Calvi che si fa sempre più traballante. Il giocatore era arrivato quest’estate con l’idea di affidargli la regia di quella che doveva essere la creatura di Braghin, ma ormai lo strappo tra l’ex Pro Vercelli e la tifoseria appare insanabile. «E’ tutta una questione di caratteristiche. Mauro è un bravissimo e serissimo ragazzo e lui non merita i fischi del pubblico». Come possibile rinforzo della difesa si parla di Giuseppe Prestia del Crotone. Difensore classe ’93 alto 1,95 cresciuto nel Palermo, con 25 presenze in B l’anno scorso all’Ascoli e 6 quest’anno con la maglia del Crotone. «E’ uno di quelli che stiamo vedendo. E’ uno di quelli che possiamo prendere». Di buono c’è che il nono posto rimane ancora possibile, pensando allo scontro diretto con la Feralpi Salò in casa. «La prima cosa è trovare la quadratura del cerchio (l’equilibrio in campo ndc). Se non la troviamo, non possiamo metterci a parlare di possibilità di nono posto. Ricordiamo che quando solo arrivato, ho trovato la squadra ultima, per cui il nostro obiettivo sarà quella di scalare posizione per posizione. La mia priorità è quella di riuscire a dare equilibrio a questa squadra, perché per noi è ormai fondamentale. Non dobbiamo prendere gol così facili». Secondo lei il vostro è un problema più di singoli o di reparti? «A volte commettiamo errori dei singoli altre volte di reparto. Bisogna lavorare nel senso che ho spiegato. Comunque tengo a ribadire che da parte dei giocatori vedo il massimo impegno e il massimo rispetto della maglia che indossano. Bisogna solamene trovare la quadratura del cerchio e quelle soluzioni per diventare più compatti e non subire gol così facili. Ora dobbiamo pensare al prossimo impegno di domenica. Noi siamo dei guerrieri e dobbiamo comportarci come guerrieri, senza abbatterci. Non abbattiamoci, dobbiamo andare avanti. La promessa alla pubblico che ci viene a vedere è che da parte nostra ci sarà sempre il massimo impegno. Possiamo avere dei problemi o commettere qualche errore tattico, però il sudore e la fatica sul campo i giocatori ce li mettono sempre». Un giudizio sui nuovi acquisti. Per Gherardi un gran gol e tante buone azioni. Per Calderoni quattro gol subiti, ma lui è sempre apparso incolpevole, e nel finale ha fatto vedere qualche bella chiusura. «Abbiamo iniziato ad inserire dei giocatori. Mi fa piacere per la buona partita di Gherardi, vuole dire che abbiamo portato un giocatore. Mi fa piacere per la partita di Calderoni. Ha preso quattro gol, ma la sua prestazione è stata positiva. A proposito, se andiamo a vedere la difesa e il portiere del Vicenza, ci accorgiamo che anche loro hanno ballato parecchio. Noi abbiamo commesso qualche errore in più. Forse meritavamo la sconfitta, ma avremmo meritato di segnare qualche gol in più. Io insisto nel dire che dobbiamo avere la capacità di non prendere gol troppo facili». L’utilizzo di un modulo diverso dal 4-3-3, magari un 4-4-2, potrebbe aiutarvi a raggiungere questo maggiore equilibrio? «Ci può stare. Bisogna provare ed avere gli uomini con le caratteristiche giuste per giocare con due mediani». Dal mercato possiamo aspettarci un centrocampista adatto anche a questo modulo? «Si, per giocare anche a due in mezzo. Stiamo aspettando, non chiedetemi i nomi, ma stiamo lavorando anche in quel senso». Numericamente parlando, di quanti rinforzi può aver bisogno questa Carrarese? «Abbiamo preso un portiere e un esterno. Prenderemo un centrocampista e un difensore e poi valuteremo il da farsi. Forse bisognerà fare giocare in altre squadre (in prestito ndc) qualche nostro giocatore, anche in ottica della prossima stagione. Anziché fare qualche presenza qui, mandare qualche nostro ragazzo in altre categorie per giocare di più, per fare presenze, per averli in prospettiva della prossima stagione». Un’altra nota negativa della giornata è il rosso di Cellini che vi priverà del suo apporto almeno per una giornata. «Cellini per noi è importantissimo e l’abbiamo recuperato molto bene. Ormai è pronto. L’importante è trovare anche lì il giusto equilibrio, perché lui secondo me può giocare dietro la prima punta. L’espulsione? Non ho visto bene, perché l’azione era molto lontana dalla panchina. In ogni caso la cosa più importante è tenere duro tutti quanti, resistere e avere come priorità assoluta una maggiore solidità difensiva. Dobbiamo rimanere meno aperti e dare meno possibilità agli avversari».