Altro che playoff… Gli azzurri acciuffano al 94’ un pareggio, su rigore, quando erano in inferiorità numerica per l’assurda espulsione di Merini, ma con i tre punti, e senza retrocessioni, ci si aspettava sicuramente una formazione azzurra diversa, con più personalità. 
La Carrarese al contrario si presenta con un atteggiamento guardingo, in panchina sia Merini che Cellini, il tridente è formato da Gherardi, Belcastro “finto centravanti” e Mancuso che parte da sinistra poi prova ad accentrarsi. L’obiettivo sembra quello di far stancare i padroni di casa, su un terreno infido, e poi cercare di colpire in contropiede. Ma in realtà a colpire in contropiede è il Pavia, all’11’ della ripresa. Il primo problema è quello di mantenersi in equilibrio, fra i lombardi appare molto attivo il centravanti senegalese Dia, tutto finte, fra gli azzurri come previsto Trocar sostituisce l’infortunato Teso, con la sosta in vista non aveva senso rischiarlo, meglio recuperarlo per Venezia. La Carrarese prova ad appoggiarsi su Dettori nelle ripartenze, al 16’ il centrocampista azzurro vede il movimento di Mancuso che interviene su un avversario, subisce fallo e va a terra ma l’arbitro vede una simulazione dell’attaccante azzurro francamente fuori luogo. Un arbitro dal cartellino facile, visto che dopo pochi minuti dà il giallo anche a Belcastro. Gli azzurri di Remondina prendono il pallino del gioco, ma la pressione è sterile anche perché il Pavia è molto bloccato e concede pochi spazi. Quindi, anche i tiri latitano, alla mezz’ora Mancuso prova un mancino, ma ne esce una conclusione telefonata. Sul rovesciamento di fronte, Manzoni potrebbe tirare ma rimette in mezzo. Due squadre con problemi, è evidente, acuiti dalle condizioni del terreno di gioco. Al 36’, la sagra dell’errore degli attaccanti del Pavia, prima il centravanti Dia, con un liscio davanti al portiere, poi De Vita, con un altro ancora più clamoroso, a porta vuota, non riescono a centrare la porta. Ci fosse ancora “Mai dire gol”, ci farebbero la sigla. Per fortuna degli azzurri, gli avanti del Pavia hanno davvero le polveri bagnate. Risponde Mancuso, con un destro che questa volta impegna Rossi in corner al 38’. Erroraccio anche di Gherardi, dopo che Mancuso gli aveva apparecchiato un pallone d’oro, bravo Brondi a incrociare sul palo lontano, di nuovo corner. La Carrarese chiude il tempo in attacco. Un primo tempo deludente per qualità di gioco. In avvio di ripresa, al 5’, su uscita di Calderoni la palla resta lì, ma Sorbo a porta vuota spedisce fuori e si dispera. Al 10’ gran sinistro di Mancuso in corner, sull’angolo contropiede dei padroni di casa, difesa azzurra sbilanciata, Ferri appena entrato insacca con la complicità di un Calderoni un po’ incerto sull’uscita. Finalmente Remo inserisce Merini per uno spento Belcastro, poi anche Cellini. La Carrarese prova l’assedio, sicuramente tardivi gli inserimenti di Cellini e Merini, ma al 28’ l’arbitro complica tutto, buttando fuori Merini per motivi che dalla tribuna non si sono capiti. La Carrarese si getta generosamente in avanti, e sull’ultimissima azione, Trocar conquista il rigore (ingenuo il loro difensore), Cellini non sbaglia. 1-1, un pareggio fra due squadre veramente in giornata no. Se non altro, visto che parlare di playoff è un’utopia, la Carrarese tiene l’ultimo posto a distanza di sicurezza, ma è una ben magra soddisfazione. Tratto da Il Tirreno
Pavia-Carrarese 1-1
PAVIA (4-3-3) : Rossi, Zanini, Cafferata, Arrigoni, D’Orsi, Sorbo, Spinelli (81’Bracchi), Carraro, Dia Pape (55’Ferri), Manzoni, De Vita. A disp: Guerci, Vernocchi, Ranieri, Bassi Borzani, Speziale. All.: Bensi.
CARRARESE (4-3-3) : Calderoni; Bregliano, Sbraga,Trocar, Vannucci; Dettori, Castagnetti, Brondi (66’Cellini); Belcastro (58’Merini), Mancuso (80’Pescatore), Gherardi. A disp: Di Vincenzo, Videtta, Battistini, Geroni. All.: Remondina.
ARBITRO: Pierantonio Perotti di Legnano (Manco-Macaddino).
MARCATORI: 56’Ferri, 94’Cellini.
NOTE: Angoli: 4-5. Ammoniti: 15’Mancuso, 18’Belcastro, 33’Carraro, 52’Gherardi, 68’D’Orsi, 87’Cafferata. Espulso: 72’Merini. Recupero: 2’+ 4′. Spettatori: 283 paganti (251 abbonati).