Il tecnico della Carrarese Gian Marco Remondina commenta il pareggio a reti bianche nell’esordio in campionato di Pontedera contro il Tuttocuoio (giocato sabato pomeriggio):
«E’ stata una partita da 0-0, però giocata da entrambe le squadre al massimo impegno. E’ mancata la qualità delle giocate, anche se pronti via abbiamo avuto un’occasione enorme, ma sotto questo aspetto possiamo fare di più. Sabato era caldo e noi siamo un turbo-diesel che esce alla distanza, per cui mi aspetto una crescita di partita in partita. Di buono c’è che abbiamo sempre retto bene a livello difensivo. La squadra può esprimere qualcosa in più sotto l’aspetto del gioco anche in alcuni elementi che non sono ancora al meglio. Galli, ad esempio, è arrivato da poco e ha bisogno di un po’ di tempo. Lo stesso Cellini è alla seconda-terza partita dopo l’infortunio e lo voglio recuperare al top il prima possibile».
Come mai non siete partiti dall’inizio con Merini e Cellini in tandem?
«Perché sono due giocatori che adesso, specialmente Cellini, non stanno benissimo. Devono stare al top tutti e due, allora possono rendere al massimo. Adesso è meglio avere un giocatore più di raccordo come Gherardi».
Riguardo all’ultimo colpo di mercato che gli apuani cercheranno di mettere a segno lunedì, il tecnico azzurro ha spiegato: «Per come la vedo io abbiamo bisogno di un attaccante di movimento. Una punta che sappia aggredire gli spazi in profondità con forza e che sappia cambiare passo. Prima o seconda punta? Io preferisco una seconda punta, perché considero già Merini, Cellini e lo stesso Ademi dei giocatori d’area di rigore».
Un giocatore che arriverà da una squadra di serie B?
«Può darsi, come può darsi anche che si tratti di un reduce dalla C2, ma che abbia “fame”. A noi servono giocatori che abbiano voglia di mettersi in mostra, per cui siamo molto attenti al profilo del giocatore».
Di età non avanzata?
«Che possa avere 23-24 anni, cambia di poco».
Sarà un attaccante in grado di cambiare volto alla Carrarese?
«Io credo poco nei giocatori che riescono da soli a cambiare il volto di una squadra. Io credo più in quei giocatori che riescono a dare il loro apporto decisivo all’interno di un gruppo. Se pensi di trovare giocatori in grado di decidere da soli le partite, pensi a Ibrahimovic, ma io in questa categoria faccio fatica a trovarne. Preferisco un attaccante che riesca ad inserirsi nel concetto di squadra che ho in mente».