Attraverso il sito ufficiale della Carrarese, Gigi Buffon è intervenuto sul momento della squadra azzurra, per trarre un primo bilancio della stagione.
Le prime sette partite disputate dalla Carrarese in campionato che impressioni e sensazioni ti hanno lasciato?
“Inizierei con il dire che le partite ufficiali disputate sono 9 in quanto considero anche le due di Coppa Italia. Emerge un dato inequivocabile, ossia quello di una squadra che risulta imbattuta (l’unica nel proprio girone) e non si tratta di un fattore trascurabile. Sicuramente non risulta casuale perchè rappresenta il frutto di un progetto tecnico in cui appare evidente la mano posta da mister Remondina, con un’intelaiatura di gioco che rende la nostra squadra: solida, compatta ed equilibrata. Esprimiamo delle buone trame, privilegiamo il fraseggio e se possibile il bel gioco”.
Che tipo di obiettivi possono prefigurarsi per la Carrarese in questa stagione?
“Esprimere un giudizio in questo momento mi sembra prematuro. Onestamente mi pare opportuno mantenere un “basso” profilo in linea con una politica societaria che non hai mai sbandierato “ai quattro venti” chissà quali altisonanti obiettivi che, il più delle volte, rimangono proclami fini a se stessi.
Credo, anche per esperienza personale, che bisogna vivere alla giornata. Tutti i componenti (squadra, staff tecnico e società) devono essere animati dal senso di responsabilità per cercare di portare alto l’orgoglio di rappresentare sportivamente la città di Carrara onorando i colori e la maglia azzurra. Sono fiducioso, con la voglia, finora dimostrata, non si può che migliorare e progredire partita dopo partita”.
Il girone B di competenza della Carrarese appariva ai nastri di partenza come quello più semplice e scontato con Pisa e Ascoli tra le compagine che avrebbero fatto la parte del leone e invece?
“E invece … la legge del campo non sbaglia mai e difficilmente perdona. Il rettangolo di gioco rappresenta il giudice supremo e talvolta non basta rappresentare piazze di assoluto blasone e schierare “nomi” di grido. Chiaramente sono convinto che alla lunga i valori reali emergeranno, ma nessuna compagine vuole regalare punti ai propri avversari; a dimostrare ciò è proprio la classifica che dopo sette gare è corta. È molto importante programmare e la Carrarese ha intrapreso questa linea, ma ritengo che questa squadra avrebbe potuto dire la sua anche nel girone nord o nel sud”.
Un messaggio alla società, alla squadra e al mister?
“Sono in costante contatto con il direttore Turotti e di volta in volta sento con mister Remondina. L’ultimo messaggio risale nel dopo gara di domenica scorsa, dopo aver sbancato Lucca e ho espresso il mio apprezzamento, ma ho specificato che non bisogna sentirsi appagati e saper cogliere l’attimo propizio per migliorarsi.
Per quanto riguarda la società, la sua strutturazione e la sua organizzazione animata da un’unità di intenti importante mi fa dire che si è costruita una filosofia di squadra tra tutte le componenti che lanciano segnali di solidità e sicurezza che sono percepiti dalla squadra e credo giungano anche all’esterno. Un esempio per tutti è stata la conferma del Dg Turotti quando, la passata stagione dopo la sconfitta con il Savona tutti ne volevano la “testa”. Con tanta logica e un pò di istinto ho ritenuto che una cacciata del Direttore avrebbe minato le fondamenta della progettualità e della struttura societaria che si stava costruendo, gettando al vento ogni velleità di creare una Società con la “s” maiuscola”.
Prossimo avversario il Gubbio che partita ti aspetti?
“Un match delicato in cui si affronta una squadra che prima del successo di Prato non ha riscosso particolari elogi, ma che a mio avviso deve essere trattata con occhio di riguardo senza sottovalutarla. La Carrarese nei suoi titolari, nei subentrati (sempre propositivi e vogliosi di sovvertire le gerarchie) e nei suoi uomini guida come Cellini dovranno dimostrare compattezza, solidità e tenacia per raggiungere un risultato positivo”.
Appello al pubblico per riempire lo stadio sabato?
“Il pubblico di Carrara sa di essere per i ragazzi il dodicesimo uomo in campo. Credo che le ultime prestazioni abbiano suscitato il gradimento e l’interesse, pertanto il pubblico risponderà presente sabato sera. Società, squadra e tifosi devono remare dalla stessa parte e così anche l’avversario più tosto potrà essere battuto sul campo”.
Ultimo messaggio da rivolgere al mondo della Carrarese Calcio (società, squadra, staff tecnico e tifosi)?
“Illuminante mi pare una frase di Kennedy ossia: “Gli uomini vincenti trovano sempre una strada, i perdenti una scusa”. Ebbene mi pare una massima che ben si attaglia alla vita di tutti i giorni e anche nello sport. Così anche i pareggi delle partite in cui siamo stati raggiunti al fotofinish non devono dare adito a scusanti o alibi come farebbero i mediocri, ma al contrario dobbiamo rimboccarci le maniche perchè solo non scoraggiandosi e con la giusta determinazione si raggiungono risultati e obiettivi, anche i più impensabili”.