Carrarese calcio 1908 intervista Giovanni Foresta, il folletto del centrocampo azzurro.
La partita contro l’Arezzo quanto amaro in bocca lascia?
Domenica abbiamo lasciato punti pesanti per la strada. La gara è stata controllata per gran parte del suo svolgimento, non siamo stati in grado di gestire la partita nel finale. La sensazione dal campo ed anche fuori è stata quella di una partita che potevamo chiudere con uno scarto maggiore più , però, con un’ episodio si è riaperta la sfida.
Nei nostri avversari è scattata una scintilla, hanno provato a mettere dentro la nostra area palloni e poi con una punizione che è passata sotto le gambe di tre o quattro di noi con doppia deviazione è stato trovato un pari insperato per loro.
Un centrocampo in cui sei pilastro e punto di riferimento, com’è l’alchimia in mediana tra voi?
Il nostro centrocampo è davvero competitivo , ci sono calciatori di qualità come Damiani ,Pasciuti e Cardoselli mentre il contributo mio e di Agyei è più basato sulla corsa e l’intensità. A seconda di come giochiamo , a due o a tre in mediana, qualcuno di noi a turno può stare fuori. In partita e negli allenamenti c’è sempre bisogno di dare il massimo per dimostrare di essere in condizione. Tra di noi c’è una sana competizione, sappiamo che chi gioca fornisce ampie garanzie.
Prossimo turno , la trasferta contro l’Albinoleffe cosa rappresenta per la Carrarese?
Il rammarico di non aver vinto contro l’Arezzo dobbiamo tramutarlo in energia positiva e voglia di riscatto , di reazione perché dobbiamo recuperare posizioni in classifica.
È vero che in due o tre punti sono raccolte tante squadre, spetta a noi cercare di accorciare le distanze e cercare di arrivare a fine girone di andata al secondo posto che ,a mio avviso, deve essere il nostro obiettivo a breve media scadenza.