Di seguito stralci della chiacchierati sul canale ufficiale Instagram di Carrarese Calcio di Francesco Forte , estremo difensore della porta azzurra.
La scelta di approdare alla Carrarese , guardandoti alle spalle , è stata azzeccata oppure?
L’approdo a Carrara è stato frutto di una scelta non così difficile perché in categoria piazze con alle spalle una società di primo livello e cos’ anche lo Staff tecnico con un Mister fuori categoria. A Carrara c’è la possibilità di ambire concretamente alla promozione ed il secondo posto raggiunto prima dello stop del campionato è lì a dimostrarlo.
La passione per un ruolo come il tuo in che modo è nata? Si dice che i portieri siano un po’ “pazzerelli”
L’amore per questo ruolo è nato in famiglia nel senso che il mio fratello maggiore era solito “impormi” di stare in porta e piano piano ci ho preso gusto e successivamente , quasi naturalmnte, mi sono sempre sentito di difendere i pali della porta con delle caratteristiche fisiche che mi hanno aiutato. Il portiere , per antonomasia, deve essere sfrontato e senza paura perché aiuta ad interpretare il ruolo nella maniera più completa
Il tipo di rapporto tra Primo Portiere e Vice in una squadra vede posizioni consolidate. In questo senso come si gestiscono i rapporti umani ? Guido Pulidori ha sempre espresso parole di grande considerazione nei tuoi confronti.
Il rapporto con Guido Pulidori è di sana competizione sportiva. Non posso che negare che tra di noi si sia venuto ad instaurare un legame che sconfina oltre la professione. Trascorriamo molto tempo assieme fuori dal capo, abitiamo insieme e c’è un feeling che mi auguro possa proseguire nel tempo. Pulidori ha dimostrato di sapere il fatto suo ed ogni volta che è stato chiamato in causa è stato all’altezza compiendo ottimi interventi, è ancora giovane e ha voglia di imparare per cui potrà fare strada.
La gara , a memoria, che rigiocheresti in questa stagione?
Il rammarico più grande di questa stagione è la gara casalinga contro la Giana Erminio perchè sono stati novanta minuti stregati , in cui tutto è andato storto. La prestazione è stata , comunque, di un certo tipo ed è stato inspiegabile perdere quella parita con un passivo poi così pesante di quattro reti ad uno in favore dei lombardi.
La partita in cui ritieni di aver sfoderato la migliore prestazione?
Molte sono le gare in cui , credo, di aver dato il mio contributo. Non mi fermo mai e guardo sempre alla partita successiva che deve essere migliore di quella disputata la domenica precedente. Il mio orizzonte è più a lungo raggio senza soffermarmi o rischiare di sedersi su quanto già fatto.
Il rapporto con Mister Silvio Baldini?
Stima e fiducia sono le parole d’ordine che animano il rapporto con Mister Silvio Baldini. E’ stato così sin da quando l’ho conosciuto anche perché è davvero una persona che non cerca di starti vicino , come dimostrano le attenzioni che ha riservato al sottoscritto ed ai compagni in seguito alla fine degli allenamenti per via dello scoppio della pandemia.
In tempo di Co-vid 19 come si articola la preparazione di un portiere lontano dal rettangolo verde?
Premetto che il campo fornisce una prova diversa delle performance di allenamento. Personalmente, ho la fortuna di avere un po’ di spazio in giardino dove mi sono arrangiato con strumenti di fortuna come casse di acqua utilizzate a mò di pesi. E’ chiaro che bisogna fare di necessità virtù in vista di una possibile chiamata per tornare a giocare , sempre che le condizioni ci siano così come apprezzate dalle Autorità preposte.
I colleghi che ammiri di più in categoria?
In Serie C ho avuto modo di scrutare molti colleghi davvero capaci perché preparati tecnicamente e fisicamente. Un nome che mi viene in mente più di altri è Giacomo Satalino, estremo difensore del Renate che è ancora giovane e con margini di miglioramento tale da poter ambire a categorie più importanti.
Alla soglia dei trent’anni in quale fondamentale reputi di poter migliorare?
Il principio che ispira il mio lavoro è quello di migliorare complessivamente , senza focalizzarmi su questo o quel fondamentale anche perché le richieste dei vari preparatori dei portieri possono essere, talvolta, diverse e bisogna cercare di fare tesoro di tutti gli spunti che vengono dati. In questa stagione mi sento ancora più evoluto rispetto all’inizio; ora credo di rispondere ancora più completamente alle esigenze del gioco di Mister Baldini.
La qualità migliore che deve dimostrare un portiere risiede nell’aspetto tecnico o della personalità?
Appartengo alla corrente di pensiero di coloro che ritengono che la tecnica è la base, fondamenta solide per svolgere al meglio questo. E’ pur vero che non deve mancare la personalità nel senso di comunicare con la tua retroguardia sfruttando la visuale diversa che hai del gioco, del campo e degli avversari. La grandi parate sono comunque il risultato di tecnica, personalità e sana follia.
Succede eccezionalmente, ma ti è capitato di spingerti in area avversaria sfiorando il goal?
Due anni or sono , nella gara Rende-Juve Stabia con la mia squadra in vantaggio sono avanzato in area avversaria in seguito a punizione laterale . Ebbene ho impattato di testa quel pallone che mi è stato rimpallato fortunosamente da un’avversario negandomi un goal clamoroso. non ho più provato in altre circostanze.
Il tuo sogno nel cassetto?
Scontato dire che tagliare i traguardi prefissati rappresenta il massimo a cui aspirare. In questo campionato la Carrarese si stava comportando nel modo più consono per giocarsi qualcosa di straordinariamente bello e importante .
Hai giocato in Piazze calde, come inquadri Carrara?
La nostra tifoseria è tra le più appassionate del girone. I nostri supporters sono tra i più presenti anche in trasferta a dimostrazione di quanto tengano alla maglia ogni volta che ce n’è l’occasione. In casa poi abbiamo lo stadio solo parzialmente agibile , altrimenti le presenze sarebbero molte di più.