Intervista Instagram a Nicola Valente

 
Nicola , il tuo livello di maturazione al secondo anno con indosso la maglia della Carrarese?
Questa stagione è stata quella della consacrazione con la maglia azzurra. Fin dalla preparazione ho avvertito sensazioni positive e con tali premesse sono stato in grado di esprimermi alla grande sfoderando prestazioni più che positive tanto dal punto di vista tecnico che fisico. La consapevolezza acquisita ha accresciuto la mia capacità di essere continuo e ,sotto questo profilo, la squadra può averne giovato.
In questa stagione non solo assist ma anche una discreta confidenza con il goal con sei reti all’attivo. L’origine di questa evoluzione in zona goal?
Il mio gioco è sempre stato rivolto alla ricerca dell’assistenza al compagno però , in questi due anni, ho acquisito anche la capacità di attaccare di più la porta trovando la via della rete in più occasioni . E’ un miglioramento individuale di cui ha potuto beneficiare tutto il gruppo.

 
Il gioco di Mister Baldini si sviluppa molto in zona offensiva e sulla corsie esterne, credi di essere stato agevolato da questo aspetto?
Giocare nelle squadre di Mister Silvio Baldini è facile per chi ricopre ruoli offensivi. Le trame di gioco sono fluide, sugli esterni siamo sempre in movimento ed oltre ad andare sul fondo possiamo puntare la porta avversaria riempiendo l’area di rigore alla ricerca del pertugio giusto. La fiducia del Mister è stata importante fin dall’inizio e impiegarmi costantemente mi ha responsabilizzato molto.

 
La batteria di esterni offensivi della Carrarese è tra i più completi e competitivi della categoria ?
Il parco esterni offensivi della Carrarese se non è il migliore , poco ci manca. Annoverare tra le proprie fila calciatori del calibro di Tavano ,Calderini , Caccavallo e Bentivegna non è proprio da tutti. Il rammarico è non essere stati sempre a disposizione tutti contemporaneamente perché l’allenatore avrebbe avuto maggiori possibilità di alternarci e farci rifiatare. Da ciò sarebbero migliorate le giocate soprattutto in termini di qualità ed efficacia.

 
Confrontarsi in allenamento con calciatori come Maccarone, Tavano e Pasciuti che hanno calcato campi di serie A ed internazionale rappresenta fattore di crescita?
E’ solo una fortuna potersi allenare con calciatori del calibro di Tavano , Maccarone e Pasciuti. Rappresentano icone calcistiche che sono sempre a disposizione del gruppo, esempio per i più giovani e stimolo a migliorarsi sotto tutti i punti di vista.

 
La rete più bella ed importante da quando vesti la maglia azzurra?
La più bella marcatura , per me, coincide con la più emozionante ed importante. Non dimentico la rete al Pisa all’andata dei playoff della scorsa stagione e la doppietta, la prima tra i professionisti, contro il Renate che ci ha proiettato al secondo posto dopo una rincorsa durata qualche partita.

 
La rosa azzurra , al completo, sarebbe stata competitiva per insidiare anche il Monza?
A livello di  organico c’è talmente tanta varietà e qualità che al completo , sarebbe stato possibile realizzare  l’impresa di giocare punto su punto la vittoria del campionato con il Monza. Regalare Bentivegna e Caccavallo per quasi tutta la stagioni ha penalizzato le nostre ambizioni , insieme ad alcuni passaggi a vuoo con partite già in cassaforte riaperte e altre perse per sciocchezze varie.
L’avversario incontrato in questa stagione che ti è risultato più insidioso affrontare in campo?
A livello di collettivo, oltre al Monza , ho apprezzato il sistema di gioco e l’organizzazione di Pontedera e Siena. Le ultime due , per motivi diversi, mi hanno colpito e ci hanno messo un po’ in difficoltà. A livello di singoli, Ferrarini della Pistoiese è stato osso duro perché attento e rapido nel breve e nel lungo.

 
Il Consiglio Federale ha disposto il ritorno in campo, soddisfatto della decisione rispetto magari a criteri extra-campo?
Attendiamo le linee guida definitive su come si svolgerà questo finale di stagione, spetterà alle Istituzioni governative e calcistiche decidere il necessario. E’ chiaro che il campo per l’atleta è il solo giudice che mette valide sentenze. Criteri nati da valutazioni extra-campo non possono trovare il favore di chi è uno sportivo.