Davide Ratti, classe ’76 con alle spalle 96 presenze da calciatore della Carrarese e nove goal all’attivo nell’allora serie C1, oggi veste i panni di allenatore del settore giovanile azzurro ed in particolare dell’Under 17 pronta all’esordio domenica 25 aprile con avversario il Grosseto. Le altre contedenti del girone previsto dalla “Nuova Fase del Campionato Nazionale Under 17 Serie C” sono il Livorno, la Lucchese , la Pistoiese ed il Pontedera.
Mister Davide Ratti , finalmente si gioca. Che cosa dobbiamo aspettarci da questo mini giorne che vedrà impegnata la selezione under 17 azzurra?
I ragazzi non vedono l’ora di scendere in campo e confrontarsi con i pari età in partite ufficiali. Tutto il gruppo a mia dispozione ha mostrato grande impegno negli allenamenti ma quello che riesce a rappresentare la gara domenicale è impagabile sotto il profilo dell’adrenalina e della competizione agonistica. Per questa fascia d’età(2004/2005) è importante avere più confidenza possibile con l’arnese del mestiere , la palla, che deve essere il più padroneggiata possibile dal punto di vista tecnico. Tutto il resto viene successivamente e mi riferisco al lavoro fisico e tattico che aiuta a farti capire come e quando provare la giocata giusta con i tempi ed i modi più corretti possibili.
I miei sforzi sono stati proprio in questa direzione , facendo leva sulla mia esperienza da calciatore trasferendo a miei calciatori i vai principi di gioco che aiutano a crescere prima nel tempo.
L’Under 17 è bacino e serbatoio della Primavera “3”. In questa stagione ci sono stati molti passaggi di categoria da parte di alcuni tuoi atleti. Che significato ha questo costante collegamento?
Esprimo grande soddisfazione personale per questo continuo “movimento” verso la categoria supeiore di alcuni miei ragazzi, significa che tutto il settore giovanile azzurro affronta nel modo giusto e più efficace possibile il lavoro che le giovanili devono essere capaci di impostare. E’ importante che ci sia questo collegamento perchè consente ad alcuni ragazzi di maturare più velocemente dal punto di vista del ritmo del gioco , dell’intensità fisica e nella scelta della soluzione tecnica da adottare a seconda delle circostanze. Reputo importante che si possa e debba sbagliare e primo lo si fa e meglio è ed , infatti così facendo, si pongono le basi per ottenere un prodotto finale che è il più spendibile possibile.
La circostanza di essere cresciuto con questi colori addosso riesce a farti trasmettere un maggiore senso di appartenenza?
E’ innegabile che essere nato calcisticamente nella Carrarese mi consente di fornire ai ragazzi il significato autentico e l’onore e l’orgoglio di poter indossare questi colori anche solo in un settore giovanile. Personalemente, rappresento l’esempio che è possibile farcela se ci si crede e ci si impegna seguendo le indicazioni di chi è deputato a trasmettere qualche insegnamento nell’ambito di questo sport. Tutti i miei calciatori si sentono, già ora, parte integrante della famiglia Carrarese calcio e sono motivati ad ottenere da loro stessi il massimo possibile cercando di crescere in vista della prossima stagione che vorrà dire “Primavera 3″ e poi , con la dovuta cautela e prudenza, chi lo sa dove potrà condurli.”