Da oggi Antonio Calabro è il nuovo allenatore della Carrarese, queste le sue prime dichiarazioni in conferenza stampa raccolte dalla stessa soceità sui propri canali ufficiali.
Le sue parole: “Sin da subito, mi preme sottolineare quanta voglia abbia e che corre di pari passo con la passione e lo spirito che impiego in questo lavoro che cerco di svolgere al massimo delle possibilità e delle potenzialità.
Ovviamente, ho seguito le partite e l’andamento generale della squadra e posso ,serenamente, sostenere che la tattica ed i giocatori sono gli ultimi dei problemi perché questo gruppo ha mostrato peculiarità positive che bisogna preservare senza la necessità di essere presuntuosi e pensare di stravolgere poiché sarebbe deleterio.
La squadra è forte, non ci sono discussioni ma se esiste una certa differenza con le compagini che ci precedono, è chiaro che dobbiamo intervenire e lavorare sopra l’atteggiamento ed anche sulla gestione della settimana, sulla mentalità nel senso della profonda percezione della differenza sostanziale tra il perdere e vincere.
Sono arrivato da poco ma ho già iniziato a dialogare con i calciatori senza la cui disponibilità, che ho già ricevuto, non potrei combinare nulla e sulla mia idea di intervento che deve essere anche tempestiva perché le partite ed il campionato non ci aspettano, ho anche la piena condivisione della società sul metodo da intraprendere.
L’intelaiatura tattica rimarrà invariata e non potrebbe essere altrimenti anche se è possibile apportare correttivi nelle diverse fasi di gioco ma solo al fine di ottimizzare l’espressione delle potenzialità tecniche e tattiche dei calciatori.
Onestamente, la differenza con il Cesena, primo in classifica , risiede nell’atteggiamento generale di come si affrontano le partite che è la risultante della settimana, magari può dipendere anche da come può essere gestita l’intensità dell’allenamento settimanale.
Tutto ciò non dipende necessariamente dalla guida tecnica ma può riguardare tutto il gruppo squadra anche perché il sollevamento dall’incarico di allenatore è la sconfitta un po’ di tutti.
Il mio compito sarà, essenzialmente, quello di poter estrinsecare un’atteggiamento il più convinto possibile che possa rappresentare l’orgoglio di una piazza importante e tosta come questa.
Prima volta che alleno nel girone B e sono curioso e motivato pure da questo aspetto ma, al di là dell’aggressività e delle seconde palle, credo che il calcio sia uguale un po’ ovunque.
La rosa dei ragazzi a disposizione mi è nota come caratteristiche ed in più ho allenato Belloni a Carpi e capitan Della Latta.”
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