Finisce il sogno degli azzurri in una serata di primavera, in una cornice unica quella dell’Ardenza di questa sera con 18 mila tifosi a incitare con grande calore la propria squadra. Empoli sconfitto in questa gara di ritorno da un colpo di testa di Paulinho al 31 del primo tempo, li probabilmente sono evaporati i sogni di tornare in serie A. Pochi minuti prima gli Azzurri avevano sprecato la palla del vantaggio con Maccarone che imbeccato da Tavano all’altezza dell’area piccola non era riuscito a sospingere la palla in rete.
Sarebbe passato in vantaggio l’Empoli e forse il quadro psicologico della partita sarebbe cambiato, ma non è detto che gli azzurri sarebbero riusciti a vincerla questa partita. Livorno che ha saputo limitare le fonti di gioco azzurre, con il grande sacrificio di Schiattarella che abbassava il suo raggio d’azione per andare a blindare la fascia destra, dove Croce non poteva scatenarsi. Saponara era blindato da una marcatura a uomo e Valdifiori aveva poche soluzioni per innescare gli attaccanti azzurri. Dopo il gol di Paulinho che è andato a deviare in maniera divina un cross di Schiattarella anche se lasciato colpevolmente solo. La reazione dell’Empoli è stata prevalentemente nervosa e non lucida producendo poco o niente in avanti. Il tempo era amico del Livorno e nemico degli azzurri, aumentava le certezze dell’una e minava quelle dell’altra. Solo un occasione su calcio piazzato per Maccarone con uno strepitoso Mazzoni che deviava. Alla fine della gara è apoteosi per il Livorno che dopo tre anni torna nella massima serie, con invasione di campo e la ricerca delle magliette per i tifosi livornesi. Da sottolineare alcuni aspetti della serata che sono piaciuti; i cori dei tifosi livornesi rivolti al tifoso Bresciano morto di ritorno dalla trasferta di Livorno la scorsa domenica, e il coro a Morosini morto il 12 Aprile del 2012.
A fine gara poi tra le due tifoserie dopo i primi sfottò si è registrato un clima amichevole, insomma un atmosfera da calcio inglese che ci è molto piaciuta. Il Livorno approda meritatamente in serie B in virtù dei suoi 80 punti nella regualar season e per il tipo di campionato condotto, e all’intelligenza tattica messa in mostra nella gara odierna. Per gli azzurri dopo la comprensibile delusione adesso tra pochi minuti ci sarà il tributo per la grande stagione portata a termine, al Carlo Castellani dove ci sarà il pubblico a ringraziare la squadra. Da domani ci sarà da riflettere su questa stagione e con calma pensare a quello che sarà il futuro, le strade sono due: disperdere il patrimonio di questa stagione, compreso anche quella di un interesse ritrovato da parte del pubblico, oppure che questa stagione sia l’inizio di una rinascita e si possa costruire qualcosa di importante.